Archive for November, 2018

A GIORGIO ANTONUCCI – Poesia – Daniele Ruta








A GIORGIO ANTONUCCI




Ti avevo scritto una volta


Giorgio


Che gli uomini come te


Non dovrebbero morire mai


La penna mi tradiva?


O mi confondeva?


In questo tempo…


Di coincidenze


Appuntamenti mancati


Conoscenze


Arrivate troppo tardi


La mia penna avrebbe voluto


Condannarti


All’immortalità


Dunque


Alla cosa peggiore


Per te


Che avresti potuto


Da condannato


Dare la tua conoscenza


per sempre


All’umanità


Che


Senza libertà


Si sarebbe liberata


Che


Senza umanità


Si sarebbe umanizzata


Che


Senza strumenti


Avrebbe potuto dare agli uomini


Il potere di salvare….


Gli uomini


E l’ignoranza


Sarebbe stata salutata


Dunque cos’è la morte?


Se l’umanità migliore ti sta cercando?


E ti condanna


A trasformare…


Il coraggio e la fatica della tua vita


In un soffio di vento


In una carezza


In un brivido di libertà


Per un pensiero che resta


Dentro un corpo liberato


Dante ti accoglie


E lancia la tua città


In tutti i posti del mondo


E tra gli eletti


Nel tuo cammino


Circondato….


Da quelli che furono…


I privilegiati


Saprai..


Ancora una volta


Farli sentire


Come tutti gli altri


Daniele Ruta –

Pubblicato il 26 November, 2018
Categoria: Testi

Poemito – Giorgio Antonucci – Eugen Galasso



E li chiaman”pazzi”
Condannati senz’altro in primo grado
Pas d’air, pas de chant
Only the torture
La sombra social se sube
Retaggi nuove inquisizioni

(Eugen,  17.02.108)

Pubblicato il 18 November, 2018
Categoria: Testi

Abolire la psichiatria – Intervista a Giorgio Antonucci





https://www.youtube.com/watch?v=tHXLH-fdcJ4&fbclid=IwAR3FOalH3OOnARMWx-uL_Agx2AxvPwTjk-MRNni-x1Uqaj1XblTPL3luiDUa>

Pubblicato il 18 November, 2018
Categoria: Notizie

In onore dei difensori dei diritti umani – Premio Giorgio Antonucci 2018





Pubblicato il 16 November, 2018
Categoria: Notizie

Il Pregiudizio Psichiatrico – di Giorgio Antonucci – ed. Katakrak – Spagna

Finalmente, il libro “Il pregiudizio psichiatrico”, Giorgio Antonucci del 1989 edizione Eleùthera, è stato tradotto da Massimo Paolini in spagnolo.

In occasione di questa nuova uscita editoriale, è stato tradotto in spagnolo il docufilm “Se mi ascolti e mi credi” regia di Alberto Cavallini e sceneggiatura di Laura Mileto






Nosotros creemos, a diferencia de la mayoría de nuestros colegas –y de muchos profanos– que los llamados pacientes psiquiátricos son, como nosotros, personas en todos los aspectos. Pueden, como cualquiera de nosotros, ser juzgados excéntricos, preocupados, molestos, honestos o deshonestos. Y de muchas otras maneras que forman parte de la condición humana. No existe ninguna misteriosa “enfermedad mental” que convierta misteriosamente al llamado paciente en algo menos que un hombre, necesitado de la intervención supuestamente humana del psiquiatra para devolverle la humanidad. Al contrario, “eso” es algo contra lo que debe luchar con fuerza el llamado paciente (y con él otras personas de su ambiente social). Su éxito en la lucha dependerá en parte de él y en parte de nosotros, de cómo lo animamos o lo desanimamos, le permitimos o impedimos actuar».

“Crediamo, a differenza della maggior parte dei nostri colleghi – e di molti profani – che i cosiddetti pazienti psichiatrici siano, come noi, persone in tutti gli aspetti. Possono, come chiunque di noi, essere giudicati eccentrici, preoccupati, sconvolti, onesti o disonesti. E in molti altri modi che fanno parte della condizione umana. Non esiste una misteriosa “malattia mentale” che trasforma misteriosamente la chiamata del paziente in qualcosa di meno di un uomo, bisognoso dell’intervento apparentemente umano dello psichiatra per ripristinare l’umanità. Al contrario, “quello” è qualcosa che il cosiddetto paziente deve combattere con forza (e con esso altre persone dal suo ambiente sociale). Il tuo successo nel combattimento dipenderà in parte da lui e in parte da noi, dal modo in cui lo incoraggiamo o lo scoraggiamo, permettendogli o impedendogli di agire “.


https://katakrak.net/cas/editorial/libro/el-prejuicio-psiqui-trico?fbclid=IwAR1HYoJ5eJjceym1poX4_OT1QNrPiBdE6ya8YWWuVkdcqM5pACCq2xNU36Q

Pubblicato il 15 November, 2018
Categoria: Notizie

Il funzionamento psichiatrico – Eugen Galasso


Sempre di più, nei testi di psichiatria ma spesso anche di psicologia si parla di “funzionamento”: ora si può parlare di “funzionamento” per una macchina, per una catena di servizi, per un sistema. Per una persona (o un individuo, soggetto, come volete dire) vuol dire apparentare la persona a una macchina e la cosa sarebbe, in realtà, offensiva anche se riferita a un animale. Al limite si potrebbe parlare di “funzionamento della psiche”, ma se ci si limitasse alla mera fenomenologia (descrizione), senza passare alle valutazioni: dire, cioè, che una psiche funzione “bene” o “male”, come vorrebbero-anzi vogliono-fare gli psichiatri, è inferenza indebita e mistificante. Come rilevato da Foucault, Szasz, Giorgio Antonucci e , con modalità diverse, da tutti gli antipsichatri e non “psichiatri”, ciò è da rifiutare, arrivando al boicottaggio, ove ciò sia possibile.  Un mondo “funzionante” è solo quello dispotico (dunque oppressivo, castrante, follemente orientato alla mera produttività),  descritto da “Orwell” in 1984, da Ray Bradbruy in “Fahrenheit 451” e in varie altre opere…. Eugen Galasso

Pubblicato il 13 November, 2018
Categoria: Testi

Generazione da sedare? – Convegno sindacato scuola






Generazione da sedare?


La scuola tra accoglienza, medicalizzazione, e trattamento chimico degli studenti/esse. (BES, DSA, ADHD, ecc…)


Bologna, Venerdì 23 Novembre 2018


presso l’I.I.S. Aldini Valeriani Sirani – Via Bassanelli 9/11 – Bologna


Seminario nazionale di aggiornamento e formazione rivolto a tutto il personale scolastico.


Il seminario di aggiornamento si concentra sugli aspetti culturali, storico-sociali, normativi, alla base della diffusione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) e sulle ricadute metodologico-didattiche che tale aspetto comporta. La giornata sarà dedicata in parte anche al ricordo della figura di Giorgio Antonucci, già direttore del manicomio di Imola di cui curò la dismissione, prospettando una relazione radicalmente diversa tra società e sofferenza psichica. Ampio spazio verrà dato nella parte laboratoriale all’analisi della normativa relativa al sostegno, agli alunni/e con DSA e con altri Bisogni Educativi Speciali. Un laboratorio musicale sarà dedicato ad esplorare le possibilità di ognuna/o di raccontarsi agli altri/e in uno spazio di libertà creativa.


PROGRAMMA

Mattino, ore 8.30-13.30

Coordina Matteo Vescovi – CESP Bologna


“Se mi ascolti e mi credi”, visione di un estratto dal docu-film su Giorgio Antonucci (Protagonista nella lotta contro i manicomi a fianco e oltre Basaglia).
Anna Grazia Stammati (Presidente del CESP e del Telefono Viola), L’attività del Telefono Viola e le criticità della Legge 180;
Giovanni Angioli (Infermiere e coordinatore presso il reparto Autogestito Lolli):La chiave comune: esperienze di lavoro presso l’ ospedale psichiatrico di Imola;
Maria D’Oronzo (Centro Relazioni Umane): L’eredità di Giorgio Antonucci e la questione psichiatrica;
Stefano Catellani (Psichiatra di Bologna):Lo standard umano: dalle pere del supermercato alla costruzione dell’uomo “a norma”
>>Pausa caffè, 11.00 – 11.15<<

Chiara Gazzola (Scrittrice – Antropologa): ADHD e altre diagnosi: trattamento chimico dell’infanzia e dell’adolescenza;
Sebastiano Ortu (Docente – Insegnante di Sostegno – CESP): Generazioni da sedare? – Il ruolo degli insegnanti contro la deriva medicalizzante nella scuola;
Domande e dibattito.
Pomeriggio, ore 14.30 – 17.30


Laboratori operativi:


“Musicalmente”: approcci differenti alla convivialità;
I questionari per la valutazione dello stato psichico, emotivo e comportamentale degli alunni/e
Analisi della normativa sui BES e stesura di PDP
Modifiche alla normativa sul sostegno e stesura del PEI
16.30: Restituzione dei lavori dei laboratori e conclusioni

Pubblicato il 13 November, 2018
Categoria: Notizie

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo