Ricoveri coatti – LA MORTE DI SCHUMANN – racconto di Giorgio Antonucci

Joan Mirò

Si alzano

veloci

alla luce

del sole

tra fuga

di pianeti.

Si era svegliato con la bocca amara e gli occhi che dolevano. Nell’inquietudine della notte aveva sognato un volo di corvi.

Il pomeriggio la giovane pianista debuttante avrebbe suonato la sua ultima opera, una successione per immagini che gli era costata molto lavoro. Contrariamente alle sue abitudini aveva dovuto rifarla molte volte. Negli ultimi tempi il problema della convergenza delle arti e del possibile valore simbolico della musica lo tormentava e gli rendeva più difficile comporre. La musica come pittura? La musica come poesia? Era stato influenzato dal discorso dell’Opera Totale di Riccardo Wagner in quegli anni così incisivo per la cultura dell’opera e della musica. Molti discutevano della crisi della sinfonia o addirittura della musica pura. Lui stesso da ragazzo era stato incerto tra la vocazione letteraria e quella musicale.

Erano problemi -pensava- che uno come Bach non si era mai posti. Leggi l’articolo completo »

Pubblicato il 20 December, 2008
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo