Renato Foschi – Conversazione con Giorgio Antonucci
Giorgio Antonucci (1933-2017) intervistato da Renato Foschi per il volume “La libertà sospesa. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio, psicologia psichiatria diritti, Fefè editore, Roma, 2012”.
Antonucci, allievo di Roberto Assagioli, è divenuto uno dei massimi esponenti dell’antipsichiatria italiana. Nel corso dell’intervista toccherà tutti i punti inerenti la storia della propria pratica: rifiuto dei ricoveri coatti, poi trattamenti sanitari obbligatori, liberazione dal pregiudizio della diagnosi, psicofarmaci.
https://www.youtube.com/watch?v=TdFaQ1GW64c&fbclid=IwAR2iGW-c0sUOOPgti0wca6glzMey8jOAHnMnfyeon_w2Q0pF-KMzc3j-lcE&app=desktop
Pubblicato il 13 November, 2020
Categoria: Audio, Testimonianze
Poesia di Giorgio Antonucci – “Se mi ascolti e mi credi”
Lettura di Maria D’Oronzo
https://www.youtube.com/watch?v=wvxVeKZumHw&t=76s
Le poesie del dottor Giorgio Antonucci nascono dalle conversazioni del dottore con le internate nei reparti degli ospedali psichiatrici in cui il dottore ha lavorato.
Il dottore rifiuta la diagnosi: “La diagnosi viene negata in quanto pregiudizio psichiatrico che impedisce di intraprendere il vero lavoro psicologico con la sofferenza degli uomini per le contraddizioni della natura e della coscienza e per le contraddizioni della società e i conflitti della convivenza.” wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Antonucci.
Testo
Se mi ascolti
e mi credi
posso raccontarti
in che modo
sono finita
qui dentro
in che modo
sono finita
qui dentro
posso raccontarti
cos’è accaduto
quando avevo
sedici anni
La mia storia
è molto
semplice
La mia storia
è semplice
e chiara
La ricordo assai bene
e posso parlarne
con serenità
nonostante tutto
Nonostante il ricovero a tradimento
Nonostante gli interrogatori dei primi tempi
Nonostante
gli insulti
Sei agitata!
(io mi ribellavo)
Sei incomprensibile!
(io cercavo di spiegarmi
e di sapere)
Sei pericolosa!
(io mi difendevo)
Nonostante la camerata e il cortile
dove il sole e la luna
concedono poco
per mancanza di spazio
Nonostante i miei anni
senza nulla
La mia storia
è semplice
e chiara
e la ricordo assai bene
e posso parlarne
con serenità
se mi ascolti
se mi ascolti
e se hai il coraggio di credermi
e se hai
il coraggio
di credermi
perché vedi
non mi ha
mai
creduta
nessuno
perché
non mi ha
mai
creduta
nessuno
Ho perduto le gambe sotto il treno
Per loro fu un tentativo di suicidio
Io potrei dirti
forse è successo
per disgrazia
forse volevo uccidermi
Ma che t’importa perché è successo?
Per loro non fu disgrazia
Per loro non fu disperazione
Per loro fu pazzia
loro spiegano
tutto
con la pazzia
e sono venuta qui dentro
e ci resto
e debbo ringraziare l’infermiera
se la mia seggiola a rotelle
viene spinta
dalla cella
al cortile
e dal cortile
alla cella
perché così la mia vita
anche se squallida
non è monotona del tutto
perché così la mia vita
anche se squallida
non è monotona del tutto
Se mi ascolti
e se hai il coraggio di credermi
la mia storia
come vedi
è molto semplice.
di Giorgio Antonucci
Intervista di Massimo Paolini a Giorgio Antonucci
“Le altre branche della medicina hano un contenuto ed una struttura scientifica invece la psichiatria non ha nè un contenuto nè una struttura”….”Alla Facoltà di Antropologia il prof don Parenti mi prese come assistente di Antropologia Culturale, perchè secondo lui ero un iniziato a questa disciplina, così inizia ad interessarmi del confronto delle varie culture”…”Ad esempio quello che è ritenuto saggio in una cultura è ritenuto assolutamente impraticabile in un altra. Se uno vive insieme ai buddhisti e poi viene a vivere in Italia o in Francia si trova in difficoltà perchè deve cambiare un sacco di modi di pensare. Questo discorso importante faceva vedere che il mondo è fatto di tante culture, di tante pratiche diverse, di tante morali diverse perciò anche di tante filosofie differenti. Questa è già una premessa importante”…
https://soundcloud.com/perspectivasanomalas/entrevista-a-giorgio-antonucci-parte-1-primeras-experiencias-con-la-psiquiatria-mts4-it?in=perspectivasanomalas/sets/espacio-e-ideas-entrevista-con
“La malattia è una modificazione dell’organismo che se non viene fermata nel suo processo finisce di portare alla morte”….”Mentre le esperienze personali si cominicano attraverso il linguaggio”…”Quando sono andato a Gorizia ho introdotto questo fatto”.
https://soundcloud.com/perspectivasanomalas/entrevista-a-giorgio-antonucci-parte-2-it?in=perspectivasanomalas/sets/espacio-e-ideas-entrevista-con
…”Il nostro unico scopo era di parlare con loro per capire quali erano i problemi, discutere dei problemi insieme, per risolverli. Questa non è nè psichiatria nè psicologia. E’ un rapporto tra persone. Si cerca insieme di chiarire il pensiero”…
https://soundcloud.com/perspectivasanomalas/sets/espacio-e-ideas-entrevista-con
“Quando una persona si rende conto che l’altro è interessato ai suoi problemi, cambia tutto”.
“Le persone fanno finta di non sapere, fanno finta di non capire, poi ognuno pensa, nella sua mancanza di senso critico “A me non può capitare perchè quelle sono altre persone”.
https://soundcloud.com/perspectivasanomalas/entrevista-a-giorgio-antonucci-parte-mts7
Pubblicato il 13 February, 2019
Categoria: Audio
O.P.G.: intervista a Giorgio Antonucci su Radio Fujiko, 19 marzo 2015
Audio:
https://www.youtube.com/watch?v=DbuOtyexVSY&feature=youtu.be
“In tribunale per lo stesso imputato, nello stesso tempo, il perito dell’accusa dice una cosa e il perito della difesa ne dice un’altra. Dunque la definizione non vale nulla”.
Delegazione di pazienti psichiatrici al Parlamento europeo – intervista a Giorgio Antonucci
Radio Radicale (http://www.radioradicale.it/scheda/37441/37475-psichiatria-delegazione-di-malati-al-parlamento-europeo)
I PARTE:
Redattore:Rita Bernardini
Pubblicato il 29 November, 2014
Categoria: Audio
Contro il carcere e gli Opg – Giorgio Antonucci a “La conta” Radio Onda Rossa
Intervista col prof. Giorgio Antonucci sulla scadenza di chiusura degli Opg, fissata dal governo al 31 marzo 2013 e l’istituzione di micro-Opg a livello regionale. Non aver messo in discussione la filosofia del controllo psichiatrico non consente di cambiere nulla di sostanziale. Il solito pateracchio all’italiana.
https://archive.org/download/LaConta13032013/La%20Conta%2013-03-2013.mp3
http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/contro-il-carcere-e-gli-opg
Pubblicato il 13 March, 2013
Categoria: Audio
Maria D’Oronzo – Intervista “Trattamento sanitario obbligatorio” – LaConta
http://archive.org/download/LaConta5-11-2012/Laconta5novembre2012.mp3
La prima intervista è con un medico del SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) di un ospedale di Roma. La seconda intervista è con una persona attiva nella Consulta della Salute mentale di Roma. Infine riflessione critica su queste interviste e sullo stato dell’affrontamento del disagio mentale con la dott.ssa Mariarosaria D’Oronzo del Centro di Relazioni Umane di Bologna.
Approfondimenti:
Su RadiOndaRossa “LaConta” su T.S.O. con Maria D’Oronzo – Eugen Galasso
Pubblicato il 16 December, 2012
Categoria: Audio
Intervento audio di Giorgio Antonucci e Maria D’Oronzo – La Conta – RadioOndaRossa
[Trattamento Sanitario Obbligatorio] [controllo psichiatrico] [psicofarmaci]
http://archive.org/download/LaConta10Ottobre2012/Laconta10Ott.mp3
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è una questione che concerne la battaglia per la libertà. Queste le parole di Giorgio Antonucci col quale discutiamo sul Tso e sul controllo psichiatrico, dopo che tutto il paese ha visto le 85 ore del supplizio e delle torture cui è stato sottoposto Francesco Mastrogiovanni.
L’indignazione verso i campi di sterminio nazisti è rimasta viva perché i partigiani, gli ex internati hanno continuato a tener viva la memoria. Dice MariaRosaria D’Oronzo del Centro Relazioni Umane di Bologna. Bisogna tener viva la memoria e la consapevolezza che le torture avvengono anche oggi sotto i nostri occhi, aggiunge. Il Tso è una di queste. La psichiatria interviene nei conflitti per riportare all’ordine i soggetti conflittuali.
http://www.ondarossa.info/newstrasmissioni/contro-il-carcere-e-contro-il-tso
Trattamento Sanitario Obbligatorio e Ospedali psichiatrici giudiziari: intervista a Giorgio Antonucci e Maria D’oronzo – RadiOndaRossa
http://www.ondarossa.info/
Colloquio con Giorgio Antonucci che è stato primario del Reparto Autogestito del Manicomio di Imola e con Maria Rosaria D’Oronzo fondatrice del Centro Relazioni Umane di Bologna. Il tema è il controllo Psichiatrico: alla luce del decreto che chiude gli attuali 6 Opg (Manicomi Criminali) per sostituirli con piccoli luoghi “custoditi” gestiti dalle Asl delle Regioni e non più dal Ministero della Giustizia, ragioniamo se cambierà qualcosa oppure si riprodurrà, forse su scala allargata, il meccanismo di esclusione e coercizione prodotto dal pregiudizio psichiatrico. Se non cambia l’approccio e la stessa concezione di considerare delle persone come “incapaci di scegliere”. Racconti di esperienze umane reali.
http://www.ondarossa.info/node/7242/Contro%20il%20carcere%20e%20il%20manicomio%2013/6
“Crimini di pace: manicomi criminali” e “Alla ricerca del libero transito”: le nostre proposte al “Festival delle culture antifasciste” di Bologna
Festival Sociale delle delle culture antifasciste 2011
Vi segnaliamo due eventi di antipsichiatria libertaria all’ interno del “Festival Sociale delle culture antifasciste” di Bologna:
mercoledì 29 giugno ORE 15.30
presso Aula C, Scienza Politiche, Strada Maggiore 45, BOLOGNA
Crimini di pace: manicomi criminali
Dibattito con Giorgio Antonucci e Vito Totire
Parteciperanno:
Piero Colacicchi
Maria D’Oronzo
Eugen Galasso
I manicomi giudiziari vengono a sparire quando tutti i cittadini vengono giudicati uguali davanti alla legge senza pregiudizi psichiatrici.
Intervista radiofonica: FestAntifa_MariaRosariaDOronzo.ogg
giovedì 30 giugno ORE 16
Iqbal Masih, via Barca 24/3
“Alla ricerca del libero transito”, proiezione video e dibattito con gli autori: Andrea Searle e Franco Gugel
Un viaggio per l’Italia dei migranti alla ricerca del loro libero transito, l’Italia dei C.I.E. “centri di identificazione ed espulsione” veri lager, l’Italia di chi a questa logica razzista si oppone.
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