PREMIO GIORGIO ANTONUCCI – Ringraziamenti di Jan Eastgate – FOTO
Messaggio originale:
I am delighted to hear of an award being presented in the name of my good friend, Dr Giorgio Antonucci. Mankind owes him a tremendous gratitude because he truly is a great doctor, humanitarian and libertarian. CCHR’s co-founder, the late and equally wonderful Prof. Thomas Szasz, described Dr. Antonucci as “courageous and effective” in “liberating psichiatric slaves in Italy”. What Dr. Antonucci has achieved to show the workability of legitimate medicine given in a calm and caring way to troubled souls, is in stark contrast with the punitive, unworkable, damaging and illegittimate “medicine” that psychiatry pratices. I had heard of Dr Antonucci’s astounding accomplishments as far back as the 1980s while working with CCHR in Australia and to actually meet him two decades later in Los Angeles was an honor and privilege. It remains so today. He has my greatest thanks and my eternal love. Anyone who carries on the tradition of his Dr. Antonucci’s work should give all of us hope for the future and for mankind. Thank you Giorgio!
With love and respect,
Jan Eastgate
President CCHR International
Sono molto contenta nell’apprendere di un premio dato in nome del mio grande amico Giorgio Antonucci. L’umanità gli deve enorme gratitudine, perchè lui è un grande dottore, umanitario e fautore della libertà.
Il fondatore del CCHR, il compianto ma egualmente grande Thomas Sasz descrisse Antonucci come persona “coraggiosa ed efficace nel liberare schiavi psichiatrici in Italia”. Il lavoro di Giorgio Antonucci ha dimostrato come funzioni bene la vera medicina, quando viene applicata con calma e amore per il prossimo alle anime turbate, in netto contrasto con quell’ottusa pratica “medica” – punitiva, inefficace, dannosa, e illegittima che passa sotto il nome di psichiatria.
Sentii parlare per la prima volta dei risultati ottenuti da Antonucci già negli anni 80, quando ancora lavoravo per il CCHR in Australia, ed è stato per me un grande onore e piacere conoscerlo personalmente vent’anni dopo a Los Angeles – onore e piacere che vivono oggi.
A lui va il mio eterno affetto e gratitudine: chiunque s’impegni per continuare la sua tradiziione ci dà speranza per il futuro e per l’umanità.
Grazie Giorgio!
Con affetto e rispetto.
Jan Eastgate
Presidente CCHR International
Pubblicato il 22 December, 2015
Categoria: Immagini, Presentazione
Il business della (falsa) malattia mentale – Eugen Galasso
Purtroppo non c’è più da stupirsi di nulla: uno dei migliori quotidiani europei, pur se schierato su posizioni quasi sempre neo-liberiste e “centiste”, “El Paìs” dell’edizione speciale domenicale del 15 novembre scorso, a p.18 (in “Negocios”, ossia nella sezione economica) ospita l’intervento di un notevole (per la considerazione di cui gode, beninteso) economista spagnolo, docente a Londra, Luis Garicano, dal titolo inequivocabile: “La salud mental, una inversiòn prioritaria”(La salute mentale, investimento prioritario). Anche rifacendosi agli studi di Lord Richard Layard, economista della “Lord School of Economics” (sorta di “Bocconi” inglese, più quotata ma altrettanto orientata in senso neo-liberista e conservatore), Garicano afferma, richiamandosi a uno studio del 2002 dell’OMS (Organizzazione mondiale della Salute, quella dell’ “apocalisse” sulle carni) che la “malattia mentale” (assunta a priori come tale, si noti!) comporterebbe da sola il 50% delle disabilità (diversabilità sarebbe meglio, come espressione) esistenti. Naturalmente qui si parla, da buoni economisti conservatori (Galicano, sia detto non sottovoce, si candida alle prossime elezioni parlamentari spagnole, con “Ciudadanos” (Cittadini), il pendant conservatore del progressista Podemos), di costi elevati, sempre assumendo come datità assoluta e indiscutibile che la malattia mentale esista. Poi, Garicano, che non riteniamo troppo competente in materia, reclamizza, assumendola come altro valore indiscusso, che la terapia cognitiva (cognitivista-behaviorista, volendo) sia superiore a quella psicoanalitica e ciò perché essa sarebbe più breve (costi ridotti per lo Stato, ma non minori per i”pazienti”, sia invece detto come critica a questo orientamento) ed è certamente molto più “direttiva”: la terapia cognitivista orienta, senza lasciare troppo spazio (anzi quasi nessuno) al dialogo, al dubbio, alla critica. E ciò sia detto tutt’altro che come apologia della psicoanalisi, ma come constatazione. Seguono dati iperbolici sulla depressione, cavallo di battaglia ancora attuale, assieme al disturbo bipolare, degli strenui assertori della psichiatria, depressione che sarebbe aumentata anche a causa della crisi economica mondiale, mentre naturalmente non si fa parola della miseria e povertà indotte…Chiaro che gli interessi economici forti e cruciali di case farmaceutiche, psichiatri e strutture collegate vadano sostenuti, da parte di chi è conservatore politicamente-economicamente e convinto assertore della psichiatria, dove l’endiadi (due concetti in uno, cioè) non è certo peregrina, come possiamo verificare sempre empiricamente: quasi sempre chi è conservatore in politica e in economia, dunque ama Milton Friedman e Von Mises (per citare solo due nomi “à la une”del liberismo), vi dirà che “I matti vanno messi in manicomio” o, se è più prudente, che “comunque le malattie mentali vanno curate”. Con diverse gradazioni, date dalla cultura e dall’atteggiamento della persona, potete starne quasi sempre sicuri… Eugen Galasso
Pubblicato il 14 December, 2015
Categoria: Testi