Mostra itinerante sulla psichiatria – recensione Eugen Galasso
La mostra, promossa dal CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), su “Psichiatria e Diritti Umani”, che da Brescia passerà a Roma e Firenze, dedicata quasi interamente a Giorgio Antonucci si situa in un periodo e in una contingenza storica nella quale, purtroppo, si torna a parlare di “malati psichici”, quasi il poltically correct per “folli”, “pazzi”, “psicopatici”… Tutto il contrario di quanto ci insegnava Giorgio Antonucci, spiegando che i famosi “distubi della personalita” non hanno ragion d’essere, ossia non hanno alcuna origine fisica o meglio neurofisiologica e che, al contrario di quanto credevano e facaveno credere vari Cabanis, Gall, Lombroso, Krapelin a livello “medico” tali disturbi non esistono. Con persone ritenute affette da tali disturbi, dunque, nessuna terapia elettroconvulsivante, nessun psicofarmaco, ma comprensione, dialogo, rapporto con la persona non mediata da “megastrutture” solamente alienanti e angoscianti. Tale iniziativa, ora, quando anche la politica “alternativa” e “di sinistra” sembra aver abbandonato le battaglie relative a questo ambito di lotta, è decisamente importante e cerca di tamponare le falle prodotte da anni nei quali (anche il COVID ha fatto la sua parte, peraltro) la “medicalizzazione integrale” delle persone ha fatto la sua parte, mettendo ai margini queste problematiche o, in alcuni casi, le ha semplicemente ignorate, lasciandole alle “persone competenti e specializzate”, id est (secondo loro) psichiatri e strutture psichiatriche. Eugen Galasso
Pubblicato il: 14 May, 2025
Categoria: Notizie