TRATTAMENTI PSICHIATRICI E LIBERTA’- PRIMA PARTE
Intervista a Giorgio Antonucci
xx mila LEGHE SOTTO – CATALOGO NAUTILUS – n.9 -2008
Le sostanze psicotrope sono usate da millenni in ogni cultura, ma – mai sradicate, sempre usate, quasi sempre gestite da élite come sciamani, medici, psichiatri o quant’altro – hanno mantenuto comunque la loro rilevanza nella società. Perchè?
Nei tempi più antichi gli uomini hanno scoperto che certe sostanze potevano essere utili, ad esempio contro il dolore, oppure contro la malinconia e per questo hanno cercato di usarle a loro vantaggio. Contro il dolore fisico e poi anche per cambiare lo stato d’animo, non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche in senso cerimoniale e religioso. Ci sono molte sostanze simboliche che sono usate nelle varie religioni. Ora, però, bisogna distinguere due aspetti che partendo dall’antichità arrivano ai tempi nostri. Un aspetto sull’uso di queste sostanze riguarda l’utilizzo deciso dalle persone per avere dei vantaggi: se queste sostanze vengono usate bene ci sono dei vantaggi e insieme, come succede sempre nella farmacologia, con l’uso di sostanze anche dei rischi. Una cosa è se uno decide per se stesso della propria vita, sia per effetti di miglioramento delle proprie condizioni, sia per scopi rituali, altra cosa se decidono le autorità, le istituzioni: questo è un problema che risale all’antichità. Naturalmente le autorità hanno sempre capito che la salute e il benessere, sia fisico sia psicologico, sono importanti per ognuno di noi e si sono impadronite della salute, del benessere, o meglio del controllo della salute e del benessere; per avere dei sudditi a disposizione per eventualmente controllare, ma anche ricattare, perchè quando uno ha in gioco il proprio benessere è disposto a sottomettersi.
Per capirne qualcosa, si deve indagare nell’ambito fisiologico dell’essere umano o in quello propriamente culturale? Leggi l’articolo completo »
Pubblicato il 2 April, 2009
Categoria: Testi
Video – Giorgio Antonucci “La vivacità dei bambini non è malattia”
“Psicosa,Psicome, Psichi? La vivacità dei bambini non è malattia.”
L’evento si propone di fornire un’ampia e dettagliata informazione in merito alla dilagante ed erronea tendenza a identificare arbitrariamente i comportamenti e le difficoltà umane come malattie o disturbi.
Dibattito pubblico organizzato dall’Istituto di Ricerca di Clinica Psicanalitica Scienza della Parola di Udine a favore della Campagna Nazionale Perchè Non Accada, con il sostegno della Provincia di Udine e il Patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia. Riprese: Gerardo Musca
http://www.youtube.com/watch?v=Sbe2_ujIrwo
http://www.youtube.com/watch?v=pmD_ZINjdJY&feature=channel Leggi l’articolo completo »
ABOLIAMO L’ELETTROSHOCK-collettivo antipsichiatrico Antonino Artaud
del Collettivo antipsichiatrico Antonin Artaud
È del 17 marzo 2009 un articolo uscito su La Repubblica in cui si mette in risalto come in merito all’applicazione della terapia elettroconvulsivante la Regione Toscana applichi «regole più severe» a tutela del paziente.
Effettivamente la Regione Toscana si è distinta, insieme ad altre, nella volontà di porre un limite all’uso della TEC. Con la legge regionale n.39 del 18 ottobre 2002 «in materia di applicazione della terapia
elettroconvulsivante, la transorbitale e altri simili interventi di psicochirurgia» venivano, infatti, poste alcune restrizioni all’uso dell’elettroshock. Nell’articolo 3 commi 2 e 3 si stabiliva che la TEC può essere praticata solo con il «consenso libero, consapevole, attuale e manifesto» del paziente e che a tale fine lo psichiatria deve fornire esaurienti informazioni sugli effetti collaterali e sui possibili metodi alternativi. Se ne sconsigliava inoltre l’utilizzo su minori, anziani oltre i sessantacinque anni e donne in stato di gravidanza e si vietava l’uso di lobotomia prefrontale e transorbitale e di altri simili interventi di psicochirurgia. Al comma 4 si stabilivano inoltre apposite linee guida sull`utilizzo dell’elettroshock e le procedure relative al consenso e all`autorizzazione adottate dalla Giunta regionale.
La Corte Costituzionale ha abolito nel dicembre 2002 questi passaggi (commi 2 e 3 perché la Giunta Regionale non ha il diritto di dare indicazioni su singole terapie, comma 4 per illegittimità costituzionale). Rimanevano gli articoli 1 e 2 e l’articolo 4 in cui,«considerata la non univocità dei dati di letteratura e le discordanze che caratterizzano il dibattito sulla TEC nella comunità scientifica», si avviava una Commissione Consiliare competente a svolgere un’azione di monitoraggio, sorveglianza e valutazione. Leggi l’articolo completo »
Pubblicato il 20 March, 2009
Categoria: Notizie
Dibattito tenutosi a Saronno con Maria D’Oronzo e Carmen Beatrice
fonte: ecoinformazioni.it![]()
Dibattito: Malati di niente, tenutosi a Saronno nella sala civica Aldo Moro
Si è parlato dell’ascientificità della psichiatria e della violenza che questo approccio alla salute mentale ha quando usa violenza e chiude a chiave i pazienti sedandoli invece di guarirli, nel dibattito Malati di niente, tenutosi ieri sera a Saronno nella sala civica Aldo Moro.
È stato un incontro a dir poco movimentato quello che si è tenuto ieri sera, giovedì 26 febbraio, a Saronno presso la sala civica Aldo Moro: intitolato Malati di niente, l’ha organizzato il collettivo saronnese La Fenice per indagare il vero volto della psichiatria; l’idea è venuta perchè tutti i suoi componenti hanno un parente, un amico che ha avuto o ha a che fare con questo mondo.
Erano invitati Maria Rosaria D’Oronzo, psicologa, del Centro Relazioni Umane di Bologna (http://www.antipsichi…
) e Carmen Beatrice del Gruppo d’iniziativa non psichiatrica di Tradate. Leggi l’articolo completo »
Pubblicato il 11 March, 2009
Categoria: Notizie
SORVEGLIATO MENTALE-di Paola Minelli e Maria Rosaria D’Oronzo
“Sorvegliato mentale – Effetti Collaterali degli Psicofarmaci- Manuale d’uso”, edizione Nautilus, Torino, 2009
Illustrazione e grafica: Paola Minelli
Gli psicofarmaci sono droghe commercializzate in farmacia che oltre che essere spacciate ipocritamente
come “terapeutiche”, sono spesso indotte coercitivamente nel corpo delle persone in difficoltà, del diverso, di chi non si adatta.
L’enorme diffusione sul mercato di molecole psicoattive, il dilagare della psicomedicalizzazione su fasce della popolazione sempre più ampie, la divulgazione di studi circa la gravità dei danni prodotti da alcuni psicofarmaci hanno reso urgente il rifacimento di Effetti Collaterali, testo originariamente curato dal Telefono Viola di Milano, ora rivisto e ampliato.
Il proposito è quello di fornire strumenti per l’autodifesa dalla psichiatria in un’ottica realista, in cui sarebbe di scarsa utilità parlare di psicofarmaci decontestualizzandoli dall’ambito in cui sono usati.
Il libro si propone come una guida che suggerisce alcuni mezzi per l’autodifesa o l’uso consapevole degli psicofarmaci, in un’ottica di rifiuto della terminologia medico-psichiatrica e delle sue pratiche psico-poliziesche.
CONTENUTI
Effetti collaterali sulla società, sull’individuo, sul corpo, sulla sua esperienza e come disfarsene
Effetti collaterali di ogni psicofarmaco.
Le autrici
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Pubblicato il 6 March, 2009
Categoria: Libri, Luoghi comuni della psichiatria
– La casa possibile: Tavola rotonda sull’emergenza abitare
Un sogno che è anche un’urgenza: il condominio solidale.
Convegno sulle abitazioni solidali
Le associazioni di volontariato insieme alle amministrazioni e agli esperti del settore a confronto verso nuove prospettive edilizie accessibili, eco-compatibili e più solidali. Con il sostegno di Volontarimini.
Sabato 28 febbraio dalle ore 9.00
presso La casa delle associazioni
via 4 novembre, 21,Rimini
Brano dell’intervento della dott.ssa Maria d’Oronzo – La casa del fuggitivo di Berlino – VIDEO
Io ci conto – Seminari di approfondimento
Nasce dalla rete di associazioni del progetto Io ci conto, sostenuto da Forum Solidarietà, il percorso formativo omonimo, rivolto a volontari, familiari e operatori del settore salute mentale e tossicodipendenze.
L’esperienza formativa comprende quattro mattinate seminariali di approfondimento, dalle 9.30 alle 13, nel corso delle quali, attraverso esperienze concrete, saranno trattati gli argomenti della lotta allo stigma, i diritti del malato psichiatrico e la relazione tra la tossicodipendenza e il disagio psichico.
Calendario Leggi l’articolo completo »
Pubblicato il 19 February, 2009
Categoria: Notizie
DIBATTITO PUBBLICO- “Psicosa, Psicome, Psichi. La vivacità dei bambini non è una malattia”.
Istituto di Ricerca di Clinica Psicanalitica
Scienza della parola Via Mercatovecchio, 28 Udine
Il giorno mercoledì 25 febbraio a Udine presso il Salone del Consiglio Provinciale di Palazzo Belgrado – piazza Patriarcato, 3 –
L’evento è organizzato dall’Istituto di Ricerca di Clinica Psicanalitica Scienza della Parola di Udine a favore della Campagna Nazionale Perchè Non Accada, con il sostegno della Provincia di Udine e il Patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia.
L’evento si propone di fornire un’ampia e dettagliata informazione in merito alla dilagante ed erronea tendenza a identificare arbitrariamente i comportamenti e le difficoltà umane come malattie o disturbi. Prende spunto dall’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e dagli altri proclamati disturbi del comportamento infantile e adolescenziale, come esempio evidente di tale degenerazione culturale.
L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti di valutazione affinchè ognuno possa valutare in modo informato e responsabile se alcuni comportamenti siano o meno specifiche malattie da curare anche con psicofarmaci che ricadono nella categoria degli stupefacenti. Leggi l’articolo completo »
MALATI DI NIENTE-itinerari per uscire dalla psichiatria-
Incontro pubblico
giovedì 26 febbraio 2009, ore 21
presso sala Aldo Moro – viale Santuario 13 Saronno
La solitudine della persona internata e sottoposta a giudizio psichiatrico è senza paragoni .
Non è solo celle , spioncini e letti di contenzione . E nemmeno soltanto psicofarmaci e dell’ elettroshock .
È anche isolamento assoluto di chi , al contrario di tutti gli altri internati di carcere e lager , è considerato , sia pure arbitrariamente , senza pensiero razionale o , come si dice, con un pensiero malato .
Tu parli, gridi, protesti, ricordi e gli altri sorridono con superiorità come se si trattasse di un cane che pretende di appartenere alla specie.
La stessa voce del personale che si rivolge a gli internati e ai pazienti psichiatrici ha un timbro falso, artificiale, artefatto.
Perché “malato di mente” significa prima di tutto non uomo.
Il considerare altri come non uomini ci preserva dall’ affrontare con pienezza la nostra responsabilità di singoli come appartenentia tutte le innumerevoli possibilità della specie.
È una fuga dalla profondità abissale del nostro essere in una riduzione a manichini, in polemica con la fantasia e la creatività. Leggi l’articolo completo »

