COTTI: IL RIVOLUZIONARIO CHE HA ABBATTUTO I RECINTI

Sabato Sera, 18 gennaio 1997

All’Osservanza dal ’73 all’86

Cotti: il rivoluzionario che ha abbattuto i recinti



Veniva dal reparto agitati cronici del Roncati. Fu come un ciclone nell’istutuzione psichiatrica imolese. E’ stato il teorico italiano del concetto: la pazzia è un’invenzione.

Bologna. Dal 1973 al 1986, nel pieno del fermento della psichiatria, a dirigere l’Osservanza arriva Edelweiss Cotti. Bolognese, classe ’23, arriva a Imola con titoli di alto livello ed una fama di “piantagrane” ottenuta nel 1968 a Cividale del Friuli, quando, dopo appena otto mesi, le autorità, in contrasto con i metodi che applicava insieme ai suoi collaboratori, lo licenziarono. Per rendere esecutiva l’ordinanza inviarono un’intera colonna motorizzata di carabinieri: “Per un attimo pareva che l’Italia avesse dichiarato guerra alla Jugoslavia” ricorda Cotti.

Nello stesso anno esce una sua intervista sul settimanale comunista “Rinascita” del 18 ottobre dal titolo significativo: “La pazzia è un’invenzione”. Infatti, la ventata di novità che percorre la psichiatria italiana, secondo Cotti, nasce insieme e non in conseguenza delle esperienze di Basaglia. La comparsa di due potenti sedativi- il Largartil ed il Prozin, che inibiscono ogni aggressività rendendo la persona letargica, in dosi molto forti portano al limite del coma- fu un passaggio significativo perchè permisero di avviare un dialogo con i pazienti. Ci si accorse che si trattava di persone normali con un problema, la “crisi”, che non veniva risolto da nessun sedativo.

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Pubblicato il 11 July, 2008
Categoria: Testi

“SONO STATO COERENTE CON I MIEI PRINCIPI”- I ricordi di Giorgio Antonucci



SABATO SERA, 18 GENNAIO 1997





L’orgoglio di non aver mai ricoverato nessuno da parte di uno dei personaggi che tra critiche e appassionate adesioni ha scritto pagine importanti nella psichiatria imolese.

Fabiana Villa

 

Firenze. “Posso affermare con orgoglio che in trent’anni di carriera non ho mai chiesto un trattamento sanitario obbligatorio o un ricovero coatto e che le persone di cui mi sono occupato non hanno mai conosciuto la classificazione psichiatrica.  Gli unici ricoveri che ho accettato sono stati quelli volontari, pur essendo contrario, perchè strappare una persona al proprio ambiente, alle relazioni sociali, rende difficile un suo reinserimento”. Parole decise, che rispecchiano il credo fondamentale del dottor Giorgio Antonucci. “Ho sempre creduto nella libertà delle persone come principio e da quando iniziai ad occuparmi di psichiatria nel’64 a Firenze, la mia città natale, mi sono battuto per evitare i ricoveri: allora intervenivo come medico esterno e vinivo chiamato per affrontare casi drammatici o in situazioni in cui si prospettava un internamento. Un lavoro duro, in cui ero solo: l’ambiente medico mi criticava, anche se cominciava ad essere evidente che evitare un internamento è meglio per la persona.

 

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Pubblicato il 11 July, 2008
Categoria: Testi

Il telefono Viola di Bologna non è attivo dal 1° semestre 2008

Il Telefono Viola di Bologna non è più attivo, dal primo semestre 2008.
Tuttavia, chi desidera richiedere consigli per evitare ricoveri e liberarsi dagli psicofarmaci, e per chi si propone una cultura di dialogo rispetto e libertà dalla psichiatria è invitato a visitare il sito www.antipsichiatria-bologna.net

Maria Rosaria d’Oronzo

Pubblicato il 11 July, 2008
Categoria: Notizie

L’ELETTROCHOC – di Giorgio Antonucci

Frigidaire,1999



Non è mai stata abbandonata, ma adesso la pratica dell’elettrochoc è di nuovo in voga in cliniche pubbliche e private, in Italia e all’estero, con la benedizione perfino di singolari commissioni governative… Eppure è ben noto che si tratta di una lesione gravissima inferta all’identità di chi la subisce, un orrendo stupro cerebrale…
La redazione





Che ne fa Dio delle
montagne altissime?


Edgard Lee Masters



In nussun periodo è stata abbandonata la pratica dell’elettrochoc, ma ora lo si è tornati a praticare frequentemente in cliniche e in ospedali psichiatrici sia pubblici che privati, in Italia e all’estero. A volte viene applicato addirittura in ambulatorio. Come se non bastasse in Italia si è avuto anche il pronunciamento favorevole della commissione governativa investita dal ministro della sanità, che ha così riproposto una politica di interferenza nelle decisioni professionali e scientifiche che ricorda le usanze dei regimi autoritari di tipo staliniano o di stile fascista.

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Pubblicato il 10 July, 2008
Categoria: Testi

Intervista a Giorgio Antonucci su ADHD e psichiatrizzazione dei bambini

Mar, 03/06/2008 – 17:06

PSICOFARMACI E PSICHIATRIA: TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI

A cura del “Gruppo d ’iniziativa non psichiatrica” di Tradate, Varese.


Domanda: Tu che hai una approfondita conoscenza della realtà psichiatrica, dei suoi fini e metodi, cosa ci puoi dire rispetto alla psichiatrizzazione dei bambini in generale, e in particolare sul tentativo di questi ultimi anni di estendere il giudizio psichiatrico in modo diffuso a tutti i comportamenti dei bambini, coinvolgendo in questa operazione genitori e insegnanti?

Giorgio Antonucci: Il problema non riguarda solo i bambini ma lo sviluppo attuale della psichiatria. La psichiatria sta estendendo i suoi poteri a tutti i livelli, sia cominciando col mettere sotto controllo le madri incinte, i bambini appena nati e i bambini che crescono, poi gli adolescenti e i giovani, poi le persone mature, poi le persone anziane.
Questa è un’estensione della psichiatria a tutte le età della vita, da prima della nascita fino alla morte, e parallelamente c’è una estensione della psichiatria a tutti gli aspetti delle nostre attività, per cui attività che prima erano state considerate attività che fanno parte della vita degli uomini da non mettersi in discussione, come per esempio essere innamorati, oppure fare il gioco d’azzardo, o fumare le sigarette sono tutte attività che via via vengono comprese sotto gli schemi della psichiatria, vengono inventate continuamente nuove malattie mentali. Infatti si sente parlare delle cliniche per curarsi dal gioco d’azzardo, delle cliniche e delle medicine per curarsi dal fumo,

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Pubblicato il 9 July, 2008
Categoria: Testi

INDIANI PERDONATECI

Quella del governo del Canada fino al 1997 è la stessa politica del governo italiano, che prende le impronte digitali ai bambini dei Rom e somministra psicofarmaci dannosi ai bambini delle famiglie delle classi disagiate. Maria Rosaria D’Oronzo


da L’espresso, 10 luglio 2008

Chiusi a forza nelle scuole cristiane. Abusati. Uccisi. E’ la sorte toccata agli aborigeni dello Stato. Ora il governo riconosce il genocidio. E risarcisce.

di Giuseppe Nicotri


Per ogni anno passato nella scuola ognuno riceverà 13 mila dollari per la perdita della lingua, della cultura e della vita di famiglia. Chi dichiarerà di aver subito violenze sessuali, fisiche e psicologiche dovrà affrontare un processo supplementare e potrà ricevere fra i 5 mila e i 275 mila dollari in più. A questo risarcimento avranno diritto gli allievi delle scuole residenziali cristiane di Stato del Canada, nelle quali, a partire dal Federal Indian Act del 1874 che le ha istituite, oltre 150 mila bambini indiani sono stati rinchiusi d’autorità per “venire civilizzati” dopo essere stati strappati alle famiglie. Il fine era quello di “uccidere l’indiano che è dentro l’indiano”. Non meno di 50 mila di quei bambini sono stati uccisi per davvero, torturati e abusati dal personale insegnante o dai religiosi, preti e suore, che li “accudivano” e di cui hanno anche fatto sparire i cadaveri. La legge del 1874 definiva gli indiani, cioè gli aborigeni, “individui selvaggi e privi di conoscenza di Dio e di qualsiasi stabile e chiaro credo religioso”, definizione che ha permesso l’incredibile strage degli innocenti fino al 1997. VIDEO

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Pubblicato il 7 July, 2008
Categoria: Notizie

Guillermo MORDILLO

mordillo
http://68gym-athin.att.sch.gr/Diaskedasi/geloiografies/mordillo/mordillo-06.jpg


“In una bella pittura di Mordillo c’è un uomo che viene arrestato dalla polizia perchè ha dipinto la sua casa a colori vivaci mentre tutte le altre sono di colore grigio uniforme”,  Giorgio Antonucci ne Diario dal manicomio, Spirali 2006

Pubblicato il 6 July, 2008
Categoria: Immagini, Testi

Intervento su ADHD di Maria Rosaria D’Oronzo

Festa Radio Blackout, Torino, 18 giugno 2004

Nel 2000 alcuni neuropsichiatri infantili, Zuddas, Masi, Marzocchi ecc. hanno iniziato la loro campagna mediatica a favore del riconoscimento anche tra i bambini italiani della sindrome dell’adhd. In italiano significa deficit dell’attenzione, dell’attività e dell’impulsività. In Canada, Usa, Inghilterra, Germania, ai bambini vengono prescritti psicofarmaci per questi comportamenti già da decenni. Gli psichiatri che ho appena ricordato lamentavano un ritardo di cura, qui da noi. Il 4% dei bambini italiani non vengono aiutati a superare le loro difficoltà, dicevano. La sperimentazione, il reclutamento di bambini con ADHD è iniziata nell’anno scolastico 2002-2003 in 6 città italiane.
Nelle scuole elementari di queste città campione sono stati distribuiti dei test, con pretesa diagnostica, riguardanti il comportamento dei bambini. Genitori e insegnanti venivano invitati a compilarli. Al test seguiva un colloquio con lo psichiatra e, in alcuni casi, la proposta di inserire il proprio figlio nella sperimentazione del Ritalin, della Novartis. Il Ritalin o metilfenidato, cioè un anfetamina simile alla Pleigin, è stato eliminato dalla tabella I degli stupefacenti (come LSD e cocaina) dalla CUF, per inserirlo nella tabella IV, quella delle sostanze considerate meno pericolose.
Mentre la Food and Drug administration raccomanda cautela per la prescrizione di psicofarmaci in età scolare, in Italia, comunque il Ritalin è ufficialmente prescrivibili da aprile 2004.

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Pubblicato il 6 July, 2008
Categoria: Testi

Giorgio Antonucci – ” La nave del paradiso”, ed. SpiraliVel




L’innocente



Nei tempi

vuoti


che cosa

fare?

E quando

quei tempi


i tempi

vuoti

sono una vita

intera?

Una vita

da prigioniero


senza nemmeno

un reato


a cui ripensare?




Scheda e video del libro “La nave del paradiso”

scheda_libro.php?id_stringa=21908&id_coll=235#vidflv

Pubblicato il 4 July, 2008
Categoria: Libri

13° Convegno Nazionale della Globalita’ dei Linguaggi

Servizi Sociali
Disagio Giovanile
Università Popolare di MusicArTerapia

Master in MusicArTerapia Università di Roma “Tor Vergata”

Confederazione Nazionale
Università  Popolari Italiane

13°  Convegno Nazionale della  Globalita’ dei Linguaggi
10-11-12 Ottobre 2008
Riccione
Teatro del Mare – Via Don Minzoni
“Integrazione / Intercultura / Interdisciplina”

Temi
Dalla parte dell’ “altro”
Non “adattamento” , ossia adeguazione a una realtà esterna con rinuncia almeno parziale della propria identità, ma  “accomodamento”, che è trovare un proprio spazio nella realtà con una
‘arte di vivere’ insita in ogni essere vivente.
Comunicazione ed espressione con tutti i linguaggi
Aldilà delle differenze linguistiche, fare leva sui potenziali dell’homo loquens radicati nel corpo “matrice di segni”
Come superare il pregiudizio
“Valorizzazione” delle identità psicofisiche, etniche, religiose, culturali in un’ottica di “parità”  e
con la curiosità antropologica della scoperta;  non “valutazione” in base a qualsivoglia criterio ancorché “scientifico”.
Interdisciplinarità, tattiche e strategie
Dalla collaborazione tra docenti e classi inventando progetti per l’oggi, alla progettazione di
nuovi percorsi e programmi per la scuola di domani.
Centri integrati di aggregazione giovanile
Per una socializzazione degli adolescenti (‘normali’, handicappati, immigrati) oltre la
fascia dell’obbligo scolare, come prevenzione alla tossicodipendenza e alla criminalità, con la formazione pratica degli operatori di base. Esperienze e proposte.
Progetti di integrazione
anche in situazioni istituzionali a rischio di emarginazione.

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Pubblicato il 4 July, 2008
Categoria: Eventi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo