La battaglia di Basaglia non è finita- Giorgio Antonucci

SabatoSeraOnLine

Bene le fiction, ma la realtà è diversa.



Piero Colacicchi


Premetto che non intendo giudicare il lato artistico della fiction “C’era una volta la città dei matti” trasmessa nei giorni scorsi da Rai1. Sul resto credo che alcuni aspetti del film possano essere utili. Per esempio, penso che aiuti a guardare al problema del disagio psichico senza pregiudizi. Viene mostrato come Basaglia si rapportava con gli ospiti dei manicomi, come le considerasse persone a tutti gli effetti, non esseri incapaci di intendere e di volere come facevano molti psichiatri. Questo mi sembra un buon servizio reso agli spettatori.
Basaglia diceva spesso che la malattia mentale andava messa tra parentesi e questo sposta il punto d’attenzione. Perchè un oncologo non direbbe mai una frase del genere, ma nei manicomi ha, e aveva, senso. Perchè il problema non è la salute mentale ma come quelle persone siano state emarginate e rinchiuse in manicomio. Da quella condizione andavano innanzitutto liberate.
Altre cose, invece, mi sono piaciute meno.

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Pubblicato il 11 February, 2010
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo