Fenomeno da baraccone del XXI sec – Eugen Galasso
Nelle ultime settimane moltissime città italiane hanno visto tournée dello spettacolo teatrale-circense “Psychiatric Circus”, dove momenti di spettacolo si incentrano, programmaticamente sul tema “follia”. Alcune considerazioni: A) quelli di “Psyochiatric Circus” danno ovviamente per accertato-acclarato a priori, senza bisogno di dimostrazione, che la follia esista – dunque un assioma, quello che la maggior parte delle persone accetta quale dogma; B) Tesi fondamentale, ricavabile anche dalle dichiarazioni di autori e attori è che “siamo tutti matti”. A parte la questione filologica (e non solo) sul rapporto pazzia-follia – “essere matti”(la follia sarebbe più “colta” e più “romantica”, l’essere matti un qualcosa che corrisponde a una gradazione minore), si propone la quieta accettazione di chi “pensa e si comporta diversamente” (sintetizzo affermazioni di Giorgio Antonucci) in chiave di “tolleranza”, non di “accettazione”, dato che “siamo tutti/e un po’strani/e”, il che sottintende, però, “certo alcuni/e persone lo sono di più”, ma che cosa volete farci…; C) La rappresentazione dei “matti” è comico-grottesca, come dire “fanno un po’ridere, sono sboccati”, dunque ancora una volta tolleranza, ma, presupponendo che siano comunque inferiori, meno intelligenti, meno capaci etc.
Eugen Galasso
Pubblicato il 20 August, 2017
Categoria: Notizie