La Norma – Eugen Galasso


“La Norma è una ragazza di Brooklyn”: fulminante battuta di Thomas Szasz, detta in risposta a chi gli chiedeva che cosa fosse la norma, espressione dello humor da “Witz” ebraico, à la Woody Allen. Geniale.  Se pensiamo ai gusti, alle tendenze, dalla sessualità alla  gastronomia, dai giochi alla moda, dal lavoro al teatro, dalla musica al traffico.  Partiamo à rebours, allora, come quando Don Benedetto Croce rivedeva le bozze dei suoi scritti: A) traffico: c’è chi lo odia, chi ne rifugge quando ne intravvede l’ombra (moltissimi), chi invece (pochi, ma chissà-la statistica, poi, non è che dica tutto) lo ama, chi anzi durante le ore (da passare in macchina) di traffico di punta scrive saggi, commenta per radio brani musicali; B) musica: Si può amare la techno.-music, il rap, il reggae, il reggeton (la versione latinoamericana del reggae, molto contaminato con rap, salsa, merengue, altri generi ancora), la musica sinfonica, quella lirica, il jazz (i cui cultori non sono “legione”, in realtà, piuttosto sono legionari, per il loro impegno profuso), il blues, il country, il folk. Un ambito, questo, dove le lotte sono feroci, spesso in uno stesso genere o quasi:  da sempre “Beatles” against “Stones”, Charlie Parker versus Duke Ellington o Chuck Corea, Mozart contro Beethoven, Puccini contra Verdi etc. Roba da tifo da stadio….; C) teatro: chi ama il teatro “d’attore” detesta quello “di regia”,  chi ama Shakespeare può non amare Molière o Goldoni, i seguaci del metodo Stanislawsky- Strasberg (identificazione parziale dell’inteprete con il ruolo da interpretare) non sono d’accordo con Brecht (straniamento, ossia distanza critica rispetto al ruolo), chi ama la comicità non ama la tragedia (o anche sì, dipende…); cose da stadio, anche qui, anzi no,
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Pubblicato il 24 December, 2010
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo