Sugli esclusi – Eugen Galasso

Società e cultura dominata, quella in cui viviamo, tra poteri e contropoteri (qui è utile rileggere Foucault, credo, più ancora del sempre valido Noam Chosmky), dove il sogno orwellino del “Big Brother” si è realizzato, tra Echelon, files sempre più “osservate”-controllate,  Wiki-Leakes (vene, falle, la traduzione di “leakes”, non a caso…), metodi per controllare ogni sms, ogni chiamata da cellulare (je m’en fous, si dice, me ne frego, ma talora rompe…). Il problema è che, questa società “che ci strangola” (lo diceva anche un prete in odore di Dom Perignon, dunque…), dove prevale l’avere sull’essere, come aveva ben capito Erich Fromm, poi insopportabilmente ripetuto-copiato-scimmmiottato da tanti(e) sociologi, psicologi, pedagogisti, persino papi (Giovanni Paolo II, con la voce da attore, era certo più convincente del papa attuale, che queste cose le dice poco e in modo un po’ troppo complicato, quando le dice), dove il profitto e l’iperproduttivismo sono tutto (Keynes no, si dice, troppo “socialista”, viva Milton Friedman, il padre del neo-liberismo spietato, quello che aveva dato la stura alla Thatcher e a Reagan, per non dire di Pinochet…),  chi non raggiunge certi standard lavorativi- produttivi è un escluso e viene escluso, comunque.

Leggi l’articolo completo »

Pubblicato il 3 December, 2010
Categoria: Notizie

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo