In ricordo di Sandra Mondaini in televisione – Eugen Galasso

Lo scorso 21 settembre è morta Sandra Mondaini, attrice e persona che ha dato molto al mondo dello spettacolo e non solo. Era nota positivamente anche presso italofoni “non italiani” (un amico albanese, per es., l’apprezzava moltissimo).  Una rete Mediaset (ma poteva essere RAI, la 7 o chissà quale altro canale) la commemora dedicando gran parte della trasmissione (che non ho potuto seguire integralmente) all’intervento di Giovan Battista Cassano, primario di psichiatria alla Clinica Universitaria di Pisa e notoriamente “mago della depressione”. Sarebbe forse stato più opportuno ricondurre il tutto alla questione esistenziale (la Mondaini sola senza Vianello, dove un mediatore familiare o relazionale, per non dire della presenza di un Giorgio Antonucci, che invece la televisione ignora, colpevolmente, anche in occasione della – quasi- recente biografia dell’esperienza basagliana avrebbero detto molto meglio del “ras dell’elettroshock”). Cassano, per carità, esperto comunque di comunicazione, ha assunto toni adeguati alla circostanza: mesto, impeccabile anche nel vestito e nella mimica-gestualità, cosa che non gli riesce difficile, ovviamente, per nulla polemico (con chi, poi, non essendoci contraddittorio?) ha parlato della depressione della Mondaini ma anche della comorbilità, ossia della compresenza di fattori organici (il tumore), dove la sua visione meccanicistica e riduttivistica della psiche umana trapela chiaramente.

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Pubblicato il 25 September, 2010
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo