Psichiatria in Repubblica Ceca e Australia – Eugen Galasso


Chi sia stato in  Repubblica Ceca, anche brevemente, magari per motivi di lavoro, come chi scrive (2004 o 2005) ha rilevato la cortesia delle persone, la bellezza delle città (Praha-Praga, ma anche Brno e non solo), ma indubbiamente questa nuova repubblica (è indipendete dalla Slovacchia dal 1993 e guai a parlar bene degli Slovacchi, se avete intenzione di andarci), che vanta non solo i grandi scrittori praghesi, ma anche il dissidente, poi Presidente della Repubblica, Vaclav Havel, deve far i conti con la propria arretratezza, per la situazione in cui si trovano i “pazzi”, i “malati di mente”, come li defiinisce quel potere che si chiama psichiatria.  Retaggi medievali (e anche di molto dopo) che incidono sull’oggi, forse anche  residui di quando la “Cecoslovacchia” (allora una e bina…) era sotto il tallone  del patto di Varsavia e di quel neo-stalinismo mascherato; ma il fatto è che oggi, a quasi 23 anni dalla caduta dei regimi dell’Est, ad essere colpevoli sono le “democrazie borghesi-liberali” santificate da tante persone… Certo, invece, che almeno in Repubblica Ceca, qualcuno ha voluto e potuto fare “outing”, cosa che invece non succede altrove (e dicendo altrove, intendo anche parti del mondo che magari non si “profilano”). Certo che le proposte di legge nella “democratica” Australia sono allucinanti, prevedendo anche psico-chirugia (de facto=lobotomia), sterilizzazione ed elettroshock per minorenni, purché maggiori di 12 anni e “consenzienti” (dove il consenso a un giovanissimo viene purtroppo estorto senza problemi, magari con la promessa di qualche “regalo”). Le prospettive orwelliane di “1984” sembrano avverarsi, come anche un “revival” nazista (faccio modestamente notare che l’Australia ha delle leggi iper-restrittive quanto a immigrazione, da qualche decennio in qua), ma non occorre neppure rimontare così in là: lo stalinismo, appunto “trascinato” nei paesi dell’Est, il maccartismo, che metteva in prigione o in manicomio chi era sospettato/a di comunismo, anche se magari comunista non lo era per nulla, per non dire della terribile dittatura di Augusto Pinochet in Cile, forse peggiore (anche perché realizzatasi e aiutata con la complicità attiva dei paesi “democratici”, United States of America in testa) di quella nazista.

Eugen Galasso

Pubblicato il 19 March, 2012
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo