Il Vaticano e l’omosessualità- di Giorgio Antonucci
Sabatoseraonline 12 gennaio 2009 | 14:13
La dichiarazione di monsignor Celestino Migliore, che a nome del Vaticano si è opposto al progetto di depenalizzazione universale del reato di omosessualità, ci porta indietro di un secolo e mezzo. A quando Karl-Maria Kertbeny coniò il termine “omosessuale” per polemizzare contro la legge prussiana che introduceva leggi contro le pratiche omosessuali considerate allora “contro natura”. Per il letterato ungherese, lo Stato non aveva alcun diritto di intromettersi negli affari privati degli individui e nel loro comportamento sessuale, fu il primo a scriverlo chiaramente.
In Occidente, negli anni successivi, si passò però dalla criminalizzazione dell’omosessualità alla sua medicalizzazione e psichiatrizzazione.
Richard von Krafft-Ebing, alla fine dell’ottocento, definì l’omosessualità una malattia degenerativa ed i suoi scritti hanno influenzato Freud ed un’intera generazione di psichiatri. Leggi l’articolo completo »
Pubblicato il 12 January, 2009
Categoria: Testi