Segreto di Stato – Eugen Galasso


Chi scrive, il giorno 30 luglio scorso, ha assistito al film (documentario, meglio) “Un solo errore. Bologna 2 agosto 1980” di Matteo Pasi (regia) e Massimo Carreri (soggetto e sceneggiatura). Eccelso documentario su una strage irrisolta, come quella del 69, quella di Brescia (1974), quella dell’Italicus (sempre del 1974), quella di Ustica (1980, di poco più di un mese precedente a quella di Bologna), quella di Firenze in via dei Georgofili a Firenze (1993), di matrice mafiosa, ma anche con connessioni politiche, come quelle che uccisero Falcone e Borsellino nel 1992. Non è un caso da “CSI” (telefilm che mi fa orrore, difatti non ne ho mai visto uno), certo, neppure da Sherlock Holmes (che invece adoro, ma questo al lettore non interessa, giustamente). Stragi “assurde” o meglio indagini irrisolte “assurde” (una “teoria”, ossia una serie di indiziati, forse “colpevoli”, certo testimoni, ovviamente di fatti e accadimenti,  che si succedono senza soluzione di continuità, senza che  si possa individuare un rapporto logico di implicazione a-b-c), anche “stragi grottesche”o meglio (ancora una volta) situazioni d’indagine relative, che contengono flagranti contraddizioni, testimonianze tragicamente comiche (mi si scusi per l’ossimoro, che però s’impone), dichiarazioni rimangiate. Ma anche qui, come in ogni altro campo, non c’è spazio per “follia”. “Folli”o “pazzi” non sono né i presunti colpevoli, non lo sono i testimoni che si contraddicono volutamente o meno, non lo è nessuno.  Persone tragicamente determinate o invece, in altri casi, semplici pedine condizionate. Ancora una volta “assurda” una logica giudiziaria e ancora una volta storica e politica che si perde in arzigogoli, in lungaggini, che accampa un “comodo” “segreto di Stato”…

Eugen Galasso

Pubblicato il 8 August, 2012
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo