E’ vietato uccidere la mente dei bambini- IV Convegno internazionale

ISTITUTO DI SPERIMENTAZIONE E DIFFUSIONEcondizione e disagio infantile: liberarsi dalla necessità dei farmaci
DEL TEATRO PER I RAGAZZI E I GIOVANI
CENTRO STUDI GIOVANNI CALENDOLI – ONLUS

In collaborazione:
Comune di Montegrotto Terme
Uffcio Scolastico Provinciale – Padova

IV CONVEGNO INTERNAZIONALE

È VIETATO UCCIDERE LA MENTE DEI BAMBINI
Condizione e disagio infantile: liberarsi dalla necessità dei farmaci

Venerdì 5 settembre 2008

Montegrotto Terme (Padova)
Sala Teatro del Palazzo del Turismo
Via Scavi

Direzione scientifica: prof. Ivano Spano – Università di Padova

Ingresso libero con iscrizione


Si consiglia di dare adesione al più presto inviando e-mail a: convegno2008@teatroragazzi.com indicando: nome, cognome, indirizzo, ente di appartenenza, e-mail e telefono
Programma del Convegno
Mattina: ore 09,00
Accoglienza partecipanti

Intervento introduttivo:

Micaela Grasso, Direttore del Centro Studi Giovanni Calendoli
Prevenire andando a Teatro

Saluti delle Autorità

Relazioni:

Ivano Spano, Sociologo, Psicoanalista, Università degli Studi di Padova
Condizione e disagio infantile: liberarsi dalla necessità dei farmaci

Ivan Cavicchi, Sociologo, Filosofo della Medicina, Università La Sapienza di Roma
La salute in età evolutiva: il bambino soggetto

Luca Poma, Portavoce Nazionale Campagna “Giù le mani dai bambini”
Dalla salute dei minori al marketing del farmaco

Giorgio Antonucci, Medico, Psichiatra, Psicoanalista
Infanzia e “questione psichiatrica”
Pomeriggio: ore 14,30

Alessandro Meluzzi, Psicoterapeuta, Psichiatra, Direttore Scientifico Scuola Superiore per
l’Umanizzazione della Medicina, ASL Alba-Bra
La famiglia come laboratorio di emozioni e regressioni

Raffaella Semeraro, Pedagogista, Università degli Studi di Padova
Le problematiche  affettive e comunicative dei bambini oscurate dall’uso dei farmaci

ALBO D’ONORE: I PROTAGONISTI
Premiazione di Paolo Poli con intervento musicale di Paolo Capodacqua

Daniele Saglietti, Psicologo, Psicoterapeuta, Direttore Servizi di Psicologia, ASL Alba-Bra
Bambini, se potete state buoni!

Pierangelo Pedani, Psicologo, Psicoterapeuta, Direttore Servizi di Psicologia, ASL Siena
Medicalizzazione e farmaci: una società incapace di ascoltare e comprendere i bisogni dei bambini

Graziella Fava Vizziello, Psicoterapeuta, Neuropsichiatria infantile, Università degli Studi di Padova
Farmaci, per chi?

Ivano Spano : Conclusioni

I TEMI DEL CONVEGNO
La condizione e il disagio infantile
Il cambiamento delle agenzie di socializzazione
Disturbo da deficit di attenzione e iperattività
La scuola come può aggiornarsi
La necessità di non medicalizzare il disagio

Certamente sull’infanzia gravano problemi importanti come la crisi delle agenzie di socializzazione, la crisi della famiglia e, in particolare, della genitorialità, fenomeni di solitudine, difficoltà affettive e relazionali, precocizzazione di molti comportamenti  e significative modificazione degli stessi processi cognitivi. Per tutto questo, istituzioni come la famiglia e la scuola misurano tendenziali difficoltà a relazionarsi con questa “nuova” realtà che caratterizza la condizione e l’esperienza infantile.
Spesso, per l’incapacità a cogliere adeguatamente le dinamiche di questa realtà, si leggono alcuni comportamenti come espressione diretta di modalità devianti o patologiche. Queste semplificazioni annullano il peso del contesto sociale e delle problematiche connesse e riducono i problemi soggettivandoli, producendo, a volte, interventi drammatici e devastanti come la progressiva medicalizzazione dei problemi stessi. Un esempio basti: negli USA i bambini in terapia a base di psicofarmaci erano 150.000 nel 1970. Sono passati a 1 milione nel 1990, a 8 milioni del 2003 e a 11 milioni a fine del 2004, dando documentazione del fatto che una buona parte dell’intera popolazione infantile posa soffrire di disturbi patologici del comportamento.
Si rende necessario, quindi, una adeguata riflessione sui processi e le dinamiche che rendono, oggi, possibili certi comportamenti, dolorosa la loro presenza nell’incapacità/possibilità delle istituzioni preposte ad attivare competenze esplicative, relazionali e di progetto senza dover delegare a nessun altro risposte e soluzioni non solo improprie ma inadeguate e tali da portare a una tendenziale cronicizzazione dei disagi, con una progressiva crisi e resa precaria dell’intero tessuto sociale.
Ivano Spano
Il Centro Studi Calendoli e l’Associazione Amici di Emanuele Luzzati  intendono rendere omaggio al grande artista Paolo Poli, che si è dedicato anche allo spettacolo destinato ai ragazzi.

Paolo Poli, attore, regista, autore, affermatosi sin dagli anni ’60, è un artista dai mille volti e uno dei geni viventi del teatro italiano. Uomo colto e raffinato, si è fatto notare dal pubblico per la sua intelligente ironia, il suo garbato istrionismo, la sua vena poetica e surreale che suggeriscono irresistibili momenti comici e giochi linguistici di rara sagacia. Negli anni ’70, in Rai, diventa narratore di favole per bambini tratte da Esopo e dai più grandi racconti letterari e, anche successivamente, pur vincitore di importantissimi premi, non ha mai scordato il mondo dell’infanzia. Ha prodotto numerosi audiolibri, tra cui la famosa edizione di Pinocchio e vari cd con filastrocche e canzoni per bambini.
Grande amico ed estimatore di Emanuele Luzzati, tenendo sempre alta la propria abilità di artigiano teatrale, ha  sempre arricchito le scene dei suoi spettacoli con l’arte dell’amico Lele.

Pubblicato il: 4 July, 2008
Categoria: Eventi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo