nata sotto un sole nero (Giulia) – Giorgio Antonucci – Poesie (II parte)
Io non vi capisco
Io non vi capisco
Voi mi avete insultato
Io mi sono difeso
Allora mi avete serrato le braccia
mi avete serrato i piedi
mi avete inchiodato al letto
Poi il dolore
Il dolore
Il dolore dei colpi sulla testa
Il dolore dei pugni nella pancia
Il dolore dell’impotenza e dell’umiliazione
Il dolore
dell’impotenza
e dell’umiliazione
Più volte
mi avete
soffocato
più volte
mi avete
soffocato
Io non vi capisco
Io non vi capisco
Voi continuate
a insultare
a picchiare
a sputare
Voi continuate
a insultare
a picchiare
a sputare
Ora sono muto
e non so più muovermi
Ora sono muto
e non so più muovermi
Voi quando passate
mi spostate col piede
e mi sputate addosso
Voi quando passate
mi spostate col piede
e mi sputate addosso
Io non vi capisco
Io non vi capisco
Lo so che siete feroci
Lo so che siete feroci
Ma non ho capito perché
Lo so che siete feroci
Lo so che siete feroci
Ma non ho capito perché.
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A Ferdinando Faggiani
Ho pensato
Ho pensato
Se ci fossero
Se ci fossero luoghi
Se ci fossero luoghi
dove le persone che vogliono morire
pagano per essere fucilate
Ho spalancato gli occhi
Ho spalancato gli occhi
Avevo questa speranza
Avevo questa speranza
Se ci fossero luoghi
Se ci fossero luoghi
Se ci fossero luoghi
dove le persone
pagano per essere fucilate
non sarei disperato
come sono
non sarei
non sarei
non sarei disperato come sono.
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-Ricordi Barbara
quei giorni
di Montevago
quando eri bella
quando volevi vivere
quando eri libera
quando volevi vivere
quando volevi vivere
Ricordi Barbara
quei giorni
di Montevago?
-La terra è inquieta
Uccidimi ti prego!
La terra è inquieta
la terra è terribile
loro sono finiti
tutti finiti
Uccidimi! Ti prego!
La notte è buia
Il freddo mi fa tremare
e io non posso muovermi
Uccidimi! ti prego!
-Ricordi Barbara
Le sere di Montevago
quando eri bella
quando eri libera
e mi correvi incontro
e mi amavi
con i tuoi occhi di luce?
La luce della luna
La luce della luna
Ricordi Barbara
Come eri viva
Come eri bella?
Ricordi Barbara
le sere di Montevago?
La luce della luna
La luce della luna
-La terra è inquieta
la terra è terribile
tutti che gridavano
sotto le travi
sotto la polvere
Uccidimi! ti prego!
Poi il silenzio
La notte è buia
Il freddo mi fa tremare
E io non posso muovermi
Uccidimi! ti prego!
Poi il silenzio
Poi nessuno.
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Mi rivolgo al sole
come al mio unico amico
per chiedergli di non venire
domattina
a illuminare
me che saltello nel mondo
allegramente
e rido
tra uomini d’acciaio
che tagliano le carni
dei miei fratelli
che per gridare
non hanno più voce.
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A Lionello Mannelli
Mi hanno
mandato
in Russia
a uccidere
uccidere
gelo
del vento
gelo
delle acque
del Don
vetri
rotti
nelle piccole
case
diroccate
vetri
rotti
nelle piccole
case
diroccate
Mi hanno
mandato
in Russia
a uccidere
uccidere
gelo
del vento
vetri
rotti
nelle piccole
case
diroccate
Mi hanno
mandato
in manicomio
a morire
a morire
gelo
del vento
gelo
delle acque
del Don
vetri
rotti
nelle piccole
case
diroccate
Mi hanno
mandato
in manicomio
a morire
L’agonia di un uomo
non è
nulla
Quello
che conta è il regolamento
– Le regole del campo
tagliatemi a pezzi
ma fatelo
con ordine
con metodo
con precisione
Uccideteli tutti
ma fatelo
con ordine
con metodo
con precisione
L’agonia di un uomo
non è
nulla
quello che conta è il regolamento
– Le regole del campo –
Tagliatemi a pezzi
Uccideteli tutti
Tagliatemi a pezzi
Uccideteli tutti
quello che conta è il regolamento
– Le regole del campo –
Tagliatemi
a pezzi!
Uccideteli
tutti!
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Pubblicato il: 6 March, 2017
Categoria: Notizie