Archivio della Categoria: ‘Immagini’

Festival “VITA-MINE” – Imola 1992

Disegno di Massimo Golfieri

Pubblicato il 20 December, 2008
Categoria: Immagini

Le visite popolari al manicomio San Lazzaro di Reggio Emilia

Foto di Piero Colacicchi, durante la 1° visita di persone che entrarono nei reparti dei bambini al manicomio di San Lazzaro di Reggio Emilia. Ci furono momenti di grave tensione. Colacicchi: “La foto è scura e storta…la scattai di nascosto, senza poter calcolare i tempi nè inquadrare. Per me, però, è molto importante. La feci al reparto De Sanctis, reparto per i bambini del San Lazzaro, a Reggio Emilia, durante la prima calata.”

Giorgio Antonucci nel suo libro “ I pregiudizi e la conoscenza critica alla psichiatria“, ed.coop Apache, 1986), scrive: “I medici e gli infermieri del San Lazzaro vissero momenti di paura./ In pratica la gente diceva:

Avreste potuto anche convincerci forse che gli adulti qui rinchiusi sono pericolosi, ma perchè i bambini di quattro,dieci anni legati alle seggiole?“.


“I pregiudizi e la conoscenza critica alla psichiatria” di Giorgio Antonucci, 1986.

Testimonianza di Eleftherio Tzirarkas sul lavoro di Giorgio Antonucci al manicomio di S.Lazzaro
http://centro-relazioni-umane.antipsichiatria-bologna.net/2011/05/21/testimonianza-di-eleftherio-tzirarkas-sul-lavoro-di-giorgio-antonucci-al-manicomio-di-slazzaro/

Pubblicato il 2 December, 2008
Categoria: Immagini, Libri

MASSIMO GOLFIERI – “Esterni in Interno” –

Fotografo e artista visivo, ha documentato negli anni le realtà all’interno delle strutture psichiatriche di Imola

dove ha incontrato Giorgio Antonucci. Massimo Golfieri ha vissuto da vicino varie fasi del lavoro di Antonucci per la liberazione dei detenuti.



Pittura di Piero Colacicchi


I vestiti, procurati da Noris Orlandi Antonucci, per le donne del reparto Autogestito in sostituzione dei camicioni dell’ospedale psichiatrico.


Il refettorio con i dipinti di Giuseppe Tradii


I dipinti di Giuseppe Tradii



Il giardino del reparto Autogestito liberato dai muri e allestito con panchine e fontane procurate dal dottor Giorgio Antonucci


La fontana con l’acqua nel giardino dell’ospedale psichiatrico procurata da Giorgio Antonucci.



L’ archivio di viaggio di  Massimo Golfieri


raccoglie tra l’altro una vasta documentazione sui paesi dell’area mediterranea sempre sul filo di una costante ricerca poetica e sociale.





Queste fotografie – scattate dalla metà degli anni ottanta nell’arco di un





decennio
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Pubblicato il 1 December, 2008
Categoria: Immagini

Mp Cinque





L’autrice ha lavorato su vere foto d’archivio




L’autrice delle immagini sta lavorando su un libro su gli abusi psichiatrici




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Pubblicato il 31 October, 2008
Categoria: Immagini

Intervista a Giorgio Antonucci su Michel Foucault- di Clarissa Brigidi



La Storia della follia e il potere psichiatrico in Michel Foucault.

Con due interviste a Giorgio Antonucci sull’antipsichiatria e su Michel Foucault.

Tesi di laurea di Clarissa Brigidi in Filosofia della storia

 


Fare di un sentimento che cambia o di un atto di collera un sintomo di schizofrenia vuol dire farne al tempo stesso un marchio di follia. Significa stabilire un rapporto di potere che permette di isolare, di rinchiudere, di sospendere i diritti e di interrompere la vita. […] Nell’ordine della malattia mentale, per il sintomo non è tanto questione di manifestarsi bensì di «marcare a fuoco».
M. FOUCAULT, Dalle torture alle celle                                                              
 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 
C. B. Comincio col porle una domanda sul razzismo, dal momento che ho riscontrato che sia Lei che Foucault affermate come la psichiatria sia implicata in pratiche razziste.
Foucault nel corso dedicato a Gli anormali, dopo aver descritto come la teoria della degenerazione abbia consentito un forte rilancio della psichiatria riferendo qualsiasi devianza ad uno stato di degenerazione, prosegue la sua analisi affermando che:
[…] la psichiatria ha potuto- a partire dalla nozione di degenerazione e dalle sue analisi dell’ereditarietà- dare luogo a “un” razzismo. […]  Il razzismo che nasce dalla psichiatria di quest’epoca è il razzismo contro l’anormale, il razzismo contro gli individui che, in quanto portatori di uno stato, di uno stigma, di un difetto qualsiasi, possono trasmettere alla loro discendenza, nel modo più incerto, le conseguenze imprevedibili del male, o piuttosto del non-normale che recano in sé. Si tratta […] di un razzismo interno, un razzismo che permette di filtrare tutti gli individui dentro una determinata società1.
Lei, nel suo libro I pregiudizi e la conoscenza critica alla psichiatria sostiene che psichiatria e razzismo hanno una base comune. Mi può parlare di questo concetto alla luce anche di quanto ha detto Foucault?

G.A. Concordo con quanto dice Foucault. Alla base di questo, però, c’è il giudizio sul diverso, sugli altri. Con l’ideologia razzista si vorrebbe stabilire che alcuni popoli sono inferiori e altri superiori: per esempio, si è detto dei popoli africani che erano inferiori perché si rivolgevano allo sciamano come guida spirituale. Alcuni sostenevano che una razza fosse inferiore biologicamente, altri come Heinrich Himmler pensavano che lo fosse spiritualmente. Tuttavia la questione nasce dal giudicare l’altro, il diverso come un essere inferiore: dall’insofferenza per il pensiero diverso nasce sia il razzismo che la psichiatria. Storicamente la psichiatria e il razzismo hanno anche dei pensatori in comune: Lombroso oltre che psichiatra fu ideologo razzista: infatti fu direttore del manicomio di Pesaro e teorico dell’inferiorità etnica delle popolazioni non bianche.

 

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Pubblicato il 5 August, 2008
Categoria: Immagini, Testi

Rosa Maria Raffaele

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Pubblicato il 25 July, 2008
Categoria: Immagini

Guillermo MORDILLO

mordillo
http://68gym-athin.att.sch.gr/Diaskedasi/geloiografies/mordillo/mordillo-06.jpg


“In una bella pittura di Mordillo c’è un uomo che viene arrestato dalla polizia perchè ha dipinto la sua casa a colori vivaci mentre tutte le altre sono di colore grigio uniforme”,  Giorgio Antonucci ne Diario dal manicomio, Spirali 2006

Pubblicato il 6 July, 2008
Categoria: Immagini, Testi

Massimo GOLFIERI

“Spartaco” ha dedicato quest’immagine, di Massimo Golfieri,

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Pubblicato il 4 July, 2008
Categoria: Immagini

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo