Il potere della parola -Eugen Galasso



Nella nostra cultura occidentale logocentrica, la parola è espressione forte del potere-volere, della dominanza della psiche sul corpo, della razionalità sulle emozioni e sui  sentimenti, del “lavoro” (il “lavora, non disperarti” di Carlyle rimane tristemente emblematico).  La parola, anche a scapito del linguaggio pre-, para, non-verbale, è espressione del dominio: tutta  o quasi la psicoanalisi si basa sulla parola, non per sua colpa (in maniera totale in Jacques Lacan, con il parlant-e^tre, parlantessere, come in Viktor Frankl, con la sua “logoterapia”) , ma perché espressione del citato dominio, che non accetta il pensiero “altro”,  come si vede nei diversi livelli del linguaggio parlato-scritto. Così: A) A livello “basso” si dice “è matto, lascia perdere”. “Poveretto, è stato in clinica, sai…” etc. Già tra fine Ottocento-inizio Novecento, però questo livello basso si innalzava, tanto da invadere anche il teatro, con un testo (commedia, anche pregevole, a suo modo, come “Se no i xe mati no li volemo” (se non sono matti, non li vogliamo), ma la “follia”, in qualunque modo (anche solo come “pura metafora”) pervade tutta la cultura del Novecento, come dirò nel punto C.  B) A livello divulgativo, ultimamente, oltre all’invasione mediatica del disturbo bipolare (alternanza euforia/depressione, secondo le “sacre tavole” della psichiatria…!), Leggi l’articolo completo »

Pubblicato il 23 December, 2010
Categoria: Testi

I “matti” in politica – Giorgio Antonucci – OraZero

Ora Zero

L’anticipazione si era già avuta lo scorso 29 settembre, quando Berlusconi, mentre ascoltava le parole di Di Pietro si era portato il dito alla tempia facendo capire che considerava il leader dell’Italia dei Valori un matto. Il 14 dicembre il premier è stato anche più esplicito, ha abbandonato l’aula durante l’intervento dell’ex magistrato dicendo esplicitamente che “Di Pietro è matto“. Ed è noto, con i matti non si parla e nemmeno si ascoltano. Da mesi, invece, molti giornali di sinistra insistono sui problemi psicologici di Silvio Berlusconi. D’altra parte lo stesso Cavaliere aveva sostenuto che i magistrati sono dei “disturbati mentali”. Sembra una questione “minore” ma non lo è. Dando del matto a qualcuno si intende escluderlo dal dibattito, estrometterlo da tutto, si afferma che non si intende più considerarlo un interlocutore attendibile.
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Pubblicato il 21 December, 2010
Categoria: Testi

LA QUESTIONE PSICHIATRICA dalla paura della diversità ai muri di protezione



Incontro pubblico

Conversazione

con Giorgio Antonucci, Maria D’Oronzo e Eugen Galasso. Reading e proiezione video a cura del collettivo “Ayde” accompagnati da Vladimiro Cantaluppi, violino e Giulia Verani, fisarmonica e musica dal vivo Banda Roncati.
“La Barberia” via Riva di Reno, 77/79, Bologna 19 dicembre 2010

Pubblicato il 17 December, 2010
Categoria: Eventi, Notizie

Il problema dei diritti – Eugen Galasso


“Carissimo Eugen, ti ringrazio di cuore per avermi consigliato il film “Si può fare”. Antonietta ed io ieri ci siamo subito recati a vederlo. E’ stata una vera e propria esperienza emotiva e, per quel che mi riguarda, intellettuale altamente gratificante. Delicato, profondo, sottile nel raccontare le trame psicologiche e le contorsioni dei protagonisti, tutti i protagonisti. Al di fuori di ogni possibile retorica, senza false preoccupazioni di una rappresentazione realisticheggiante, è risultato altamente realistico nel raccontare possibilità al tempo stesso utopiche, sovversive e culturalmente rivoluzionarie. Poi soprattutto emanante una dolcezza e un’intensità umana a tratti trascinanti. Bello! veramente bello. Di nuovo un sincerissimo grazie.
Il commento di Antonietta te l’ho già inviato  a parte. Andrea Papi”.

   Parto da questo commento, senz’altro autorevole, dello scrittore e saggista Andrea Papi – non ne ritrovo la data esatta, ma sicuramente si colloca nel novembre 2008 – che però si unisce ad altre prese di posizione, tutte estremamente positive, sul film che forse è l’opera più importante su tematiche psichiatriche (anti-psichiatriche), assieme a “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Milos Forman, tratto dal libro di Ken Kesey, un film che regista e attori di “Si può fare” (regia di Giulio Manfredonia, 2008).

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Pubblicato il 13 December, 2010
Categoria: Notizie

Disegno onirico – Eugen Galasso

Premessa

Devo fare una premessa, che forse si rivelerà un po’ lunga: ho sempre avuto grandi problemi con il disegno. L’arte mi piace moltissimo (storia dell’arte all’ univ.no, salvo un esamino – e un “esamone” di estetica – ma al liceo sì, anche con successo – poi “indecorosamente” anche recensioni di mostre “classiche”), ma non riesco ad esprimermi io stesso graficamente. Alle scuola medie inferiori (tre anni di noia, di cose scontate e di “minestra riscaldata”), per me, l’incubo si chiamava educazione artistica. Anziana prof.-“cerbero”, che mi “bastonava” ad ogni scrutinio, finché avevo scoperto l’esistenza dell’arte astratta e… l’ho messa in crisi. Certo, mi esprimo meglio con le parole (poesiole e racconti, saggi etc.), in musica, ma la “ignoranza grafica” dipende anche da un certo modo di “imporre” l’educazione artistica…In realtà, è notorio che ogni persona si esprime con dei segni, delle tracce anche grafiche; secondo certi studiosi di psicologia dell’età evolutiva, la prima traccia lasciata dal bambino è quella scatologica, ossia quella delle feci del bambino di pochi mesi.  Ma, già in età puberale-adolescenziale (dai 13 ai 15 anni) la persona si vergogna a produrre disegni, ad esprimersi graficamente; ma ciò, sicuramente, è dovuto ai pre-giudizi, al clima culturale ammorbante e “castrante” che domina nel sistema scolastico e universitario. La creatività (qui parlo anche di musica, teatro, danza, poesia, letteratura etc.) “non dat panem”, non ha ricadute immediate in termini di profitto, quindi viene esclusa.  Il disegno onirico, invece, certo non da solo (cioè non come tecnica unica-onnivora), è una tecnica per poter entrare nel disegno, per far rientrare dalla “finestra” ciò che dalla porta era stato escluso, ossia una forma fondamentale dell’espressione creativa. Storia del disegno onirico:
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Pubblicato il 9 December, 2010
Categoria: Testi

Sugli esclusi – Eugen Galasso

Società e cultura dominata, quella in cui viviamo, tra poteri e contropoteri (qui è utile rileggere Foucault, credo, più ancora del sempre valido Noam Chosmky), dove il sogno orwellino del “Big Brother” si è realizzato, tra Echelon, files sempre più “osservate”-controllate,  Wiki-Leakes (vene, falle, la traduzione di “leakes”, non a caso…), metodi per controllare ogni sms, ogni chiamata da cellulare (je m’en fous, si dice, me ne frego, ma talora rompe…). Il problema è che, questa società “che ci strangola” (lo diceva anche un prete in odore di Dom Perignon, dunque…), dove prevale l’avere sull’essere, come aveva ben capito Erich Fromm, poi insopportabilmente ripetuto-copiato-scimmmiottato da tanti(e) sociologi, psicologi, pedagogisti, persino papi (Giovanni Paolo II, con la voce da attore, era certo più convincente del papa attuale, che queste cose le dice poco e in modo un po’ troppo complicato, quando le dice), dove il profitto e l’iperproduttivismo sono tutto (Keynes no, si dice, troppo “socialista”, viva Milton Friedman, il padre del neo-liberismo spietato, quello che aveva dato la stura alla Thatcher e a Reagan, per non dire di Pinochet…),  chi non raggiunge certi standard lavorativi- produttivi è un escluso e viene escluso, comunque.

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Pubblicato il 3 December, 2010
Categoria: Notizie

Mercanti di sofferenza – Intervista a Giorgio Antonucci – Psicologia Radio


Viaggio nel mondo della salute

Psicologia Radio

Intervista a Giorgio Antonucci, Claudio Ajmone, Salvatore di Salvo

Pubblicato il 29 November, 2010
Categoria: Audio, Notizie

“La psichiatria uccide non solo le persone, anche la cultura” – Eugen Galasso



“La psichiatria uccide non solo le persone, anche la cultura” (Giorgio Antonucci, conversazione privata).  L’affermazione è più che mai vera, come dimostrano eventi recenti. Se la considerazione, molto intelligente, come sempre, nell’accezione letterale del termine (intelligere=capire, comprendere), di Antonucci, corifeo dichiarato dell’antipsichiatria, era partita, durante una telefonata, da nuove pubblicazioni su Nietzsche ma anche su altri grandi autori, demonizzati quali “folli” e “pazzi” (si diceva di Van Gogh, ma anche di Artaud, ma ciò solo perché una telefonata non può andare oltre certi limiti temporali), ma pensiamo anche ai pregiudizi contro “matti”, “dementi”, “folli” e tutta la sequela di insulti della catena semantica collegata. Si tratta, per es., di tutti i pregiudizi contro chi ha un pensiero autonomo, diverso da quello dominante, da quello della massa (spesso imposto alla massa, come il cattolicesimo “monarchico” sempre ritornante, in specie con Papa Ratzinger): non a caso il cattolicesimo (non parlo di cristianesimo, perché le altre chiese, già, per la loro pluralità e  spesso conflittualità, per le loro teologie diverse e “fatalmente” plurali, garantiscono un approccio problematico e “relativistico”, quello che tanto spaventa il teologo e cardinale bavarese, ex responsabile della “Commissione per la dottrina della fede” – sic, ex- “Sant’Uffizio”…) ha in sé la contraddizione di fondo di nascere dal cristianesimo anche paolino, per cui la nuova religione, è “scandalo per gli Ebrei, follia per i Gentili”, ma, attenzione, è proprio nel cristianesimo, nella cultura cristiana, nella cristianità intesa come realizzazione storica del cristianesimo attraverso le chiese, le “religioni storiche e organizzate”, in quello che Novalis chiama enfaticamente, pur se in buona fede “Occidente cristiano” (espressione nefasta per il dopo Novalis, come sicuramente noto al lettore) che si realizza la più terribile repressione della “follia”.  Attenzione:
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Pubblicato il 28 November, 2010
Categoria: Testi

Eugen Galasso – Intervento – “Armonie delle sfere”

 

 

Eugen Galasso: Intervento finale dell’ incontro pubblico “Armonie delle sfere” al ‘CortileCafe‘, Bologna, su trattamento sanitario obbligatorio, elettroshoc, trattamento sanitario necessario  (riforma Ciccioli) e altro.



 

 

Pubblicato il 27 November, 2010
Categoria: Notizie, Video

Giorgio Antonucci – Poesia – Se mi ascolti



Se mi ascolti


Giorgio Antonucci – La nave del paradiso ed. Spirali/Vel – Milano, 1990

Video: Poesie di Giorgio Antonucci, lettura di Laura Mileto

http://youtu.be/VsBltxlwJCQ


Pubblicato il 27 November, 2010
Categoria: Libri, Notizie, Video

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo