“DIVERSABILI?” – incontro pubblico –

In un momento in cui, con la “riforma” della scuola e i tagli al welfare, si fà strada la cultura dell’esclusione sociale le opportunità per tanti bambini sono messe a rischio.Ci sembra importante contribuire alla discussione con il
*Centro di Relazioni Umane*

VENERDI’ 28 GENNAIO ‘11
H.U.B.
ore 18.30 – via Luigi Serra 2h – Bologna

Diversabili?

il/la bambino/a e le sue problematiche

“La battaglia antipsichiatrica è, in fondo, soprattutto la rivendicazione della libertà di ogni persona o individuo, che dir si voglia. Non ci sembra opportuna la questione terminologica, che rischia di essere nominalistica. Così stavolta si parlerà in primis del bambino detto “diversabile” (in definitiva è una comodità definitoria, tassonomica, per inquadrare qualcosa che in gran parte ci sfugge. Per fare solo un esempio si vedano il lavoro e gli scritti di F.Deligny con i bambini autistici), del bambino in ospedale, delle sue istanze e richieste rivolte agli altri (adulti o presunti tali), ad iniziare dal bisogno di affetto. Ma, evidentemente, possiamo parlare dell’ipovedente come del paziente affetto da Alzheimer, della persona infartuata che riceve un’assistenza insufficiente, di chi, incolpevole, viene a trovarsi a dover far fronte ad una burocrazia mastodonticamente elefantiaca. Che poi il “paziente psichiatrico” sia ancora particolarmente vessato è assolutamente vero, in quanto la condizione  definita “follia” o “pazzia” (il secondo termine è decisamente più insultante, il primo conserva una certa allure romantica) anche e soprattutto in quanto specchio di una società e di una cultura che hanno paura della propria ombra (Nietzsche, su ciò, è stato particolarmente esplicito, anche terminologicamente), che temono ogni attacco anche involontario che possa incrinare la loro bassa sacralità ricevuta”.   Eugen Galasso

Ne parliamo con

Debora Guidi: pedagogista dell’handicap, attiva nel settore specifico e nel volontariato relativo.

Eugen Galasso:  pedagogista clinico, reflector, plurilaureato.

Valentina D’Alessandro: laureata in scienze della formazione, specializzata in problematiche dell’handicap e attiva nel settore, già relatrice in vari congressi sul tema.

Presentazione del trailer
CI PROVO

http://www.youtube.com/watch?v=oDwYdoSIb5I
film documentario che tratta la esperienza di Luigi Fantinelli, studente dell’Università di Bologna, che é diventato nel 2010 il primo studente con la sindrome di Down ad ottenere una borsa Erasmus per studiare nell’Universidad de Murcia, in Spagna.

www.antipsichiatria-bologna.net
www.livello57.org

Pubblicato il: 25 January, 2011
Categoria: Notizie

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo