Giorgio Antonucci: contro l’esclusione psichiatrica, per il diritto di libertà alla persona

Da “31 anni di 180 a Imola”, tesi di laurea di Elena Gentileschi, 2008/2009



3.2 LA MALATTIA MENTALE E IL GIUDIZIO PSICHIATRICO

“Dal punto di vista etimologico, la parola “deviante” deriva dal greco e significa allontanarsi dalla vita o allontanarsi dalla norma…” così scrive il Dr.Antonucci mentre esprime riflessioni sul giudizio psichiatrico da lui inteso come la prima e più diffusa segregazione e continua “…il termine deriva dal latino tardo. Da questo è stato tratto il termine politico deviazionista ma più tradizionalmente per identificare il dissenso dalle norme di pensiero o di costume si usano anche nel linguaggio popolare le parole matto, pazzo, e folle”1.

Secondo la sua esperienza vissuta a contatto con il disagio psichico delle persone all’interno delle strutture manicomiali italiane del Novecento per più di vent’anni, il Dr. Antonucci definisce l’origine delle parole matto e pazzo come incerta “ma questo la rende utile ancora di più nella sua indeterminazione perché così la si può usare liberamente ogni volta che fa comodo. La parola folle la si usa per indicare pensieri e comportamenti e azioni che si allontanano apparentemente o realmente dalle nostre abitudini e dai modi di pensare più usuali”2. Secondo il Dr. Antonucci la tradizione psichiatrica si fonda sul fatto che i termini di giudizio negativo siano legati all’ipotesi che i pensieri e i comportamenti che non ci piacciono siano dipendenti da un difetto della mente3.

“Se provassimo al contrario a considerare opinioni e comportamenti dei singoli individui senza prendere per punto di riferimento quello che pensa o che fa la maggioranza in un determinato momento storico, cominceremmo ad avere uno scambio libero di punti di vista personali e di modi di fare individuali. I problemi dell’intolleranza nascono dal fatto che alla generalità delle opinioni si attribuisce un carattere di norma obbligante per tutti”4.

Per questo motivo il Dr. Antonucci preferisce parlare di generalità  degli atteggiamenti e non di normalità degli stessi: se si toglie alla generalità dei comportamenti, non moralmente comprensibili, il carattere di normalità e di verità, il significato si ribalta considerando deviante ciò che prima è stato considerato normale e viceversa.

“Il determinismo classico, sia quello positivista che hegeliano, hanno allontanato il pensiero della conoscenza del reale e della complessità dell’individuo riducendo le società come caserme e stimolando la cultura dell’imperialismo”5 .

Con queste parole il Dr. Antonucci si riferisce al rischio di una semplificazione della storia sia degli uomini che dei popoli che va in senso contrario alla produzione della creatività riducendo a schemi tipici della psichiatria, della psicologia e della psicanalisi, la ricchezza degli uomini e delle donne.

Secondo il Dr. Antonucci, il potere degli psichiatri negli ultimi anni è  aumentato molto in Italia e anche nel resto dei paesi dove esiste la psichiatria.

“Questo delinea uno scenario nuovo che indica come la psichiatria contemporanea sia diversa da quella classica. La seconda ha elaborato alcuni concetti che si riferiscono a situazioni estreme intendendo con questo le antiche categorie che formano la struttura della psichiatria (schizofrenia, isterismo o paranoia). Queste categorie riguardavano situazioni nelle quali il rapporto tra individuo e società era particolarmente difficile. Attualmente invece la psichiatria estende le sue categorie a situazioni di vita molto diverse tra loro e questo è sottolineato dall’aumento delle malattie psichiatriche inserite nel D.S.M. IV”6.

Il Dr. Antonucci definisce la malattia come un fatto biologico oggettivo che mette a rischio il benessere e la vita della persona, c’è e si può constatare ma il fatto di dire per esempio che l’omosessualità, inserita fino a pochi anni fa nei disturbi del comportamento, è una malattia è un’affermazione moralistica che non ha nessun significato.

“Comunque il problema più grande non è capire se la malattia mentale è di origine organica o se è di origine psicologica, ma è il fatto che non sono ritenuti fisiologici soltanto quei pensieri e quei comportamenti che sono approvati e ritenuti ragionevoli o razionali dal moralismo di moda. Il problema non è il manicomio in sé perché è solo la conseguenza di una cultura del pregiudizio ovvero il pregiudizio psichiatrico.

Una studiosa al manicomio di Roma scrisse un libro dicendo che la maggior parte degli uomini venivano internati per problemi di lavoro e la maggior parte delle donne per problemi sessuali. E’ vero perché l’uomo viene attaccato quando non rende più sul lavoro in generale, naturalmente l’uomo che non ha potere e la donna viene attaccata per motivi di moralismo sessuali”7.

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Pubblicato il 18 September, 2009
Categoria: Testi

Thomas Szasz Award al dottor Giorgio Antonucci

“Il controllo sociale spacciato per terapia psichiatrica offre illimitate possibilità alla tirannia”

Al dottore Giorgio Antonucci per:

Meriti eccezionali nella lotta contro lo stato terapeutico

http://sofiamilos.com/italian/whatsnew_it.html

….Sofia presented another humanitarian award at the Annual CCHR
(Citizens Commission on Human Rights) Awards Gala, held at the Beverly
Hilton Hotel Feb. 28, 2005, this time to Dr. Giorgio Antonucci for his
heroic cause. In her speech, she talked about their common goal to free
children from dangerous and damaging psychiatric drugs and the
screentesting of children to put them on them, a cause she supports with
passion. For further information on the damaging effects of children on
Psychiatric drugs, ADHD and ADD, go to www.cchr.org and
www.ablechild.org. …..

Pubblicato il 6 September, 2009
Categoria: Immagini, Notizie, Presentazione, Testimonianze

Presentazione del dott. Giorgio Antonucci del libro “Sorvegliato mentale – effetti collaterali degli psicofarmaci – manuale d’uso” di M. D’Oronzo e P. Minelli.



Video dell’intervento del dottor Giorgio Antonucci al Fidenza Psicofestival

Fidenza Psicofestival – edizione 2009


Pubblicato il 28 August, 2009
Categoria: Video

Trattamento sanitario obbligatorio: Francesco Mastrogiovanni muore legato a letto – “La testa fra i ceppi” di Giorgio Antonucci

“La testa fra i ceppi”, poesia di Giorgio Antonucci, dalla raccolta “La nave del paradiso“, 1990, Spirali/Vel


Francesco Mastrogiovanni, maestro elementare di Castelnuovo Cilento di 58 anni. Il 31 luglio è stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio nell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Quattro giorni dopo, la mattina del 4 agosto, gli infermieri l’hanno trovato morto, legato al letto.

http://filiarmonici.wordpress.com/

http://www.reset-italia.net/2009/08/16/detenuti-contenuti-legati-e-morti-francesco-mastrogiovanni/

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Pubblicato il 22 August, 2009
Categoria: Notizie

PREFAZIONE di Thomas Szasz a “Il pregiudizio psichiatrico” di Giorgio Antonucci


Il pregiudizio psichiatrico
, Giorgio Antonucci, ed Elèuthera, 1989.
PREFAZIONE

Giorgio Antonucci non parla inglese e io non parlo italiano. Nonostante ciò, quando ci siamo incontrati, era come se parlassimo la stessa lingua. E infatti parlavamo in un linguaggio più profondo, diverso in ogni caso da quello che comunemente si intende con la parola “linguaggio”. Il nostro non era puramente il linguaggio della reciproca comprensione. Era il linguaggio del rispetto per un gruppo di persone che oggi, in tutto il mondo, vengono trattate in tutti i modi fuorchè con rispetto. Mi riferisco naturalmente alle persone chiamate o classificate come pazienti psichiatrici, che possono essere brutalmente torturate o assurdamente coccolate, private dei più elementari bisogni e diritti umani o fornite gratuitamente di più beni, servizi e scuse di quanti non ne vengono concessi alle persone ordinarie. Ma qualsiasi cosa i pazienti psichiatrici possono ottenere, c’è qualcosa che non avranno mai: il rispetto d’essere considerati semplicemente come esseri umani. Niente di meno e niente di più.

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Pubblicato il 13 August, 2009
Categoria: Libri, Testi

What Is Antipsychiatry? by Thomas Szasz


by Thomas Szasz

Merriam-Webster defines psychiatry as “a branch of medicine that deals with mental, emotional, or behavioral disorders”; Wikipedia, as “a medical specialty which exists to study, prevent, and treat mental disorders in humans.” These descriptions do not tell us what the psychiatrist does and is expected, legally and professionally, to do. That non-disclosure disguises the ugly truth: psychiatry is coercion masquerading as care. It is testimony to the effectiveness of that feeble disguise – and of our aversion to recognizing embarrassing truths about ourselves and our honored institutions – that most libertarian writers have given, and continue to give, psychiatry a free ride.

Medical specialists are distinguished by the diagnostic and therapeutic methods that characterize their work: the pathologist examines cells, tissues, and body fluids; the surgeon cuts into the living body, removes diseased tissues, and repairs malfunctioning body parts; the anesthesiologist renders the patient unconscious and insensitive to pain; and the psychiatrist coerces and excuses: he identifies innocent persons as “mentally ill and dangerous to themselves and others” and deprives them of liberty, and he excuses people of their responsibilities for their actions and obligations by testifying in court under oath that persons guilty of lawbreaking are not responsible for their criminal acts. The former practice is called “civil commitment,” the latter, “the insanity defense.” These legal-psychiatric interventions constitute the pillars upon which the edifice called “psychiatry” rests.

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Pubblicato il 31 July, 2009
Categoria: Libri, Notizie

L’Analista Analizzato: La patologia del “dissenso”.

(Pillolette della felicità!!! E vai sicuro…)

di Lucia Maria Catena Amato


A distanza di anni, non so ancora chi forse in Cielo mi ha aiutata, ma se non avessi avuto quel barlume di lucidità, che all’epoca, contro tutti e contro tutto, mi fece scegliere liberamente e consapevolmente di risolvere i miei gravissimi problemi personali, senza alcun aiuto farmacologico e nessun supporto psicoterapico, non sarei ancora in vita.

Sono venuta a contatto con gli psicofarmaci e con il mondo della psichiatria, per caso, quando ignara di tutto, stavo preparando l’esame di diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza di Palermo. Mio padre, violento in famiglia da sempre, alcolista da qualche tempo, finì in ospedale in gravissime condizioni per morirvi dopo pochi mesi. Io, per molti anni, fin da bambina, avevo abusato del cibo, all’interno della mia famiglia violenta e distruttiva, ingozzandomi ripetutamente.

Mi indirizzarono da coloro che, secondo molti, mi avrebbero aiutata in ogni caso. Primo dono: un pacchetto di ansiolitici, da prendere al bisogno, mentre, tentavano, in tutti i modi, di sottopormi ad una psicoterapia, non richiesta e non gradita, mentre la mia disperazione e la mia sofferenza crescevano ogni giorno di più. Mi rivolsi allo stesso operatore per più di un anno, senza alcun risultato, mentre le mie condizioni fisiche peggioravano ed il mio peso aumentava. Le cose non cambiarono quando andai altrove. Mi prescrissero psicofarmaci: dal Prozac, ad altri. Poi arrivarono i neurolettici, mentre cercavo di spiegare disperatamente, non ascoltata, a queste persone che con le chiacchiere non si esce dalla disperazione, specialmente quando in casa hai una madre totalmente invalida, senza risorse economiche, senza lavoro e senza futuro, anche con una laurea in Giurisprudenza, in terra di mafia! Mentre il contrasto fra le loro eccellenti teorizzazioni ed i miei principi e valori di vita, diveniva incolmabile. Ad un certo punto, finii in ospedale per “Impregnazione neurolettica.”
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Pubblicato il 25 July, 2009
Categoria: Testi

Presentazione “ANNETTA”- Rocco Lombardi e Maria D’Oronzo



“Annetta TAVOLE , FOTO

Annetta– Due parole per Antipsichiatria.net


di Rocco  Lombardi


Dal riformatorio al manicomio alla strada,
Annetta sfugge alle gabbie mentre ne apre altrettante.
La sua tensione per la libertà cresce con l’ostilità che incontra, si esaspera nell’affetto per i
viventi, non trova un luogo unico dove riposare ed è costretta all’errare.
Annetta raccoglie la vita nel calore affievolito dei corpi morenti: lo nutre,
lo protegge, lo porta con sé.
Nei silenzi forzati e in quelli voluti, Annetta è
una storia di immagini in cui provare ad ascoltare i suoni e a costruire i
dialoghi, quelle parole che spesso mancano e con cui abbiamo perso la
dimistichezza.
Annetta forse non può più parlare o forse non vuole più, aguzza
i sensi e ascolta le urla soffocate e
selvagge dell’umanità scomparsa che
cerca nella sua natura animale il suo doppio represso.

ANNETTA


di Maria D’Oronzo


Annetta non è solo un libro, né un fumetto-muto. E’ la biografia di una donna che fin da bambina ha conosciuto la ferocia degli uomini e delle loro leggi.
Dopo la morte dei genitori, Annetta e sua sorella, sono state affidate alla nonna. Annetta ama gli animali fino al punto di aprire le gabbie in una fiera di bestiame. I commercianti sono inferociti, chiedono giustizia.


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Pubblicato il 22 July, 2009
Categoria: Testi

ANNETTA – Rocco Lombardi



Annetta, Rocco Lombardi, ed.NicolaPescEditore

Alcune tavole tratte dalla poesia-visiva, “Annetta”, dalla matita di Rocco Lombardi:

pag 1


pag 2


pag3



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Pubblicato il 21 July, 2009
Categoria: Immagini

Ministro Calderoli, a quando il taglio della mano per i ladri? – Giorgio Antonucci



Sabatoseraonline

16 luglio 2009 | 14:23

Ora, per cercare consensi elettorali si è tornati a proporre anche la castrazione chimica. Non solo, pare sia partita anche una raccolta di firme a sostegno di questa barbara iniziativa. I provvedimenti da regimi autoritari ormai si moltiplicano quotidianamente. Si dimentica che castrare i violentatori o i pedofili, come proposto dal ministro Calderoli significa un passo indietro rispetto alla civiltà. Significa prendere la strada che porta al taglio della mano per un ladro o della lingua per i delatori. Ovviamente lo stupro va considerato un reato grave e i responsabili vanno individuati e puniti come meritano, ma con certe proposte si ritorna alla legge del taglione. Si preannunciano provvedimenti che risalgono a prima dell’abolizione della tortura e della condanna a morte.

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Pubblicato il 16 July, 2009
Categoria: Testi

Centro di Relazioni Umane (Bologna) — Maria Rosaria d’Oronzo