THOMAS SZASZ- “La mia follia mi ha salvato”. La follia e il matrimonio di Virginia Woolf
“La mia follia mi ha salvato” La follia e il matrimonio di Virginia Woolf di Thomas Szasz.
L’itinerario di una donna, scrittrice e editrice, e l’infelice relazione con il marito Leonard, fino al tragico epilogo
Thomas Szasz rilegge la vita di una delle più rivoluzionarie scrittrici del Novecento, dall’infanzia fino al tragico epilogo, cogliendone i lati più nascosti e meno esplorati, in contrasto con il discorso dominante, dalla critica letteraria alla psichiatria.
Un’opera che riscopre Virginia Woolf andando oltre la sua rappresentazione di genio malato che la vorrebbe divisa tra “genio” e “follia”.
Secondo Szasz, qui nella duplice veste di scrittore e psicanalista, Virginia non era vittima né della malattia mentale, né della psichiatria, né del marito. Non era semplicemente folle, ovvero “posseduta dalla follia”, bensì “possedeva la sua follia” ed era agente morale capace d’imporsi e usare la malattia per manipolare l’ambiente sociale e forgiare la propria vita secondo un progetto preciso.
Malati di niente. Morti di psichiatria
Il 27 novembre 2009, a Napoli, si è organizzato un incontro, con Maria D’Oronzo, per dare aggiornamenti sulle indagini giudiziarie sulla morte di Francesco Mastrogiovanni, avvenuta il 4 agosto 2009 in trattamento sanitario obbigatorio, dopo 80 ore di contenzione continuata a letto, nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania.
Il signor Mastrogiovanni, dalla stampa locale ” noto anarchico” , durante le 80 ore di contenzione non ha ricevuto nè cibo nè acqua, gli sono stati somministrati psicofarmaci ed è stato necessario richiedere il parere del medico legale sulla fattura dei legacci di contenzione. Le ipotesi fatte dai medici legali riferiscono ” filo di ferro o plastica dura”. Per questi fatti sono stati indagati sette medici, dodici infermieri e il primario, per omicidio colposo. Tutto il reparto.
Gli interventi della serata hanno sottolineato l’estranietà della psichiatria al campo medico e scientifico, la questione degli psicofarmaci o neuroplegici i cui effetti sono dannosi alla salute delle persone, la ragione psichiatrica basata su coercizione fisica, psicologica, farmacologica.
Sono state lette e commentate poesie del dottor Giorgio Antonucci dalla raccolta “La nave del paradiso“: “Se mi ascolti e mi credi”, “La testa fra i ceppi“, “Il saluto“. La raccolta di poesie “La nave del paradiso” è un dialogo reale fra l’autore e gli internati psichiatrici, riguardo alla pratica coercitiva della psichiatria.
E’ intervenuto Sabatino Catapano, poeta e sopravvissuto al carcere e all’ ospedale psichiatrico giudiziazio (O.P.G.) di Aversa, con poesie tratte dal suo libro “Il sopravvissuto” e testimonianze della sua reclusione psichiatrica.
Maria D’Oronzo
Pubblicato il 3 December, 2009
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Ripresa pubblica del TELEFONO VIOLA di Roma
Comunicato Stampa del Telefono Viola di Roma contro gli abusi della psichiatria
(Resp. del comunicato: Dr. Alessio Coppola, 334.1011533 – alessio.coppola@luvis.eu)
LA NOTIZIA
LUNEDI’ 16 Novembre 2009 verrà riattivato, dopo dieci anni di studio e riorganizzazione, il Telefono Viola di Roma, fondato nell’ottobre del 1991 dal Dr. Alessio Coppola, ora anche presidente di LUVIS (Libera Università del Volontariato e dell’Impresa Sociale.)
Cosa farà il Telefono Viola
Potranno essere chiesti appuntamenti per denunce di abusi e violenze in ambito psichiatrico telefonando alla segreteria 06/490821 r. a. (fax 06/491623) dal lunedì al venerdì.
L’emergenza
Oggi primo intervento della riapertura del Telefono Viola di Roma, con sopralluogo del Presidente Alessio Coppola allo SPDC presso l’Ospedale Civile di Pontecorvo, dove si trovava in TSO una giovane donna (Luisa). Il T. Viola, dopo aver parlato con i sanitari, ha preso atto dell’intervenuta interruzione di fatto del TSO con lo scioglimento dei legacci ed il passaggio ad una terapia orale, concordata con Luisa.
Data la recrudescenza di TSO su tutto il territorio romano, laziale e nazionale, e considerati i progetti di legge di prolungamento dei periodi psichiatrici reclusori, il fondatore e primo Presidente del Telefono Viola Alessio Coppola, ha riattivato il servizio di denuncia degli abusi in ambito psichiatrico a carico degli utenti sia in stato di consenso alle cure che in stato di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Saranno coinvolti diversi studi legali (Mancini-Faieta, Galantucci, Maccarrone, D. Coppola, ecc. ).
Pubblicato il 14 November, 2009
Categoria: Notizie
Thomas Szasz Award al dottor Giorgio Antonucci
“Il controllo sociale spacciato per terapia psichiatrica offre illimitate possibilità alla tirannia”
Al dottore Giorgio Antonucci per:
“Meriti eccezionali nella lotta contro lo stato terapeutico”
http://sofiamilos.com/italian/whatsnew_it.html
….Sofia presented another humanitarian award at the Annual CCHR
(Citizens Commission on Human Rights) Awards Gala, held at the Beverly
Hilton Hotel Feb. 28, 2005, this time to Dr. Giorgio Antonucci for his
heroic cause. In her speech, she talked about their common goal to free
children from dangerous and damaging psychiatric drugs and the
screentesting of children to put them on them, a cause she supports with
passion. For further information on the damaging effects of children on
Psychiatric drugs, ADHD and ADD, go to www.cchr.org and
www.ablechild.org. …..
Pubblicato il 6 September, 2009
Categoria: Immagini, Notizie, Presentazione, Testimonianze
Trattamento sanitario obbligatorio: Francesco Mastrogiovanni muore legato a letto – “La testa fra i ceppi” di Giorgio Antonucci
“La testa fra i ceppi”, poesia di Giorgio Antonucci, dalla raccolta “La nave del paradiso“, 1990, Spirali/Vel
Francesco Mastrogiovanni, maestro elementare di Castelnuovo Cilento di 58 anni. Il 31 luglio è stato sottoposto al trattamento sanitario obbligatorio nell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Quattro giorni dopo, la mattina del 4 agosto, gli infermieri l’hanno trovato morto, legato al letto.
http://filiarmonici.wordpress.com/
http://www.reset-italia.net/2009/08/16/detenuti-contenuti-legati-e-morti-francesco-mastrogiovanni/
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Pubblicato il 22 August, 2009
Categoria: Notizie
What Is Antipsychiatry? by Thomas Szasz
Merriam-Webster defines psychiatry as “a branch of medicine that deals with mental, emotional, or behavioral disorders”; Wikipedia, as “a medical specialty which exists to study, prevent, and treat mental disorders in humans.” These descriptions do not tell us what the psychiatrist does and is expected, legally and professionally, to do. That non-disclosure disguises the ugly truth: psychiatry is coercion masquerading as care. It is testimony to the effectiveness of that feeble disguise – and of our aversion to recognizing embarrassing truths about ourselves and our honored institutions – that most libertarian writers have given, and continue to give, psychiatry a free ride.
Medical specialists are distinguished by the diagnostic and therapeutic methods that characterize their work: the pathologist examines cells, tissues, and body fluids; the surgeon cuts into the living body, removes diseased tissues, and repairs malfunctioning body parts; the anesthesiologist renders the patient unconscious and insensitive to pain; and the psychiatrist coerces and excuses: he identifies innocent persons as “mentally ill and dangerous to themselves and others” and deprives them of liberty, and he excuses people of their responsibilities for their actions and obligations by testifying in court under oath that persons guilty of lawbreaking are not responsible for their criminal acts. The former practice is called “civil commitment,” the latter, “the insanity defense.” These legal-psychiatric interventions constitute the pillars upon which the edifice called “psychiatry” rests.
IL FOLLETTO – foglio di comunicazione anti-psichiatrica
Dal sito www.senzaragione.org è adesso liberamente scaricabile, nella sezione dowload, il numero zero de “il folletto”.
Il desiderio di creare un luogo di condivisione di materiale che viaggia tra i gruppi italiani ed esteri si è trasformato in un giornale.
Presentazione di Mauro Massafra e Paola Minelli del foglio “il folletto” e del libro “Sorvegliato Mentale” in radio 090601antipsichiatria615.mp3
CENERENTOLA, Mensile libertario – Firenze: Psichiatria. Un viaggio senza ritorno
www.cenerentola.info
Eugen Galasso
Non solo una mostra, quella dedicata a “Psichiatria – un viaggio senza ritorno / Un’industria di morte” recentemente conclusasi a Firenze. Promossa dal “Comitato dei cittadini per i diritti umani” (Citizen Commission on Human Rights International), nella Sala Presidenziale della Stazione di S.Maria Novella, è stata affiancata anche da convegni, con la partecipazione di Giorgio Antonucci, corifeo dell’antipsichiatria a livello europeo, dove il pendant americano di tale iniziativa è Thomas Szasz, sistematico demolitore della presunta scientificità della psichiatria.
Con ampia documentazione, mostra e opuscolo rappresentano un viaggio attraverso elettroshock e shock insulinico, letti di contenzione, psicofarmaci anche pericolosissimi, l’orribile psicochirurgia (lobotomia, in primis), altro ancora, dove rimane valida la lezione di Szasz, Basaglia, Antonucci, per non dire di Laing e Cooper, padri inglesi dell’antipsichiatria.
Per limitarsi a brevi cenni (come d’uopo, in questi casi):
Pubblicato il 29 June, 2009
Categoria: Notizie
-31 anni di 180 a Imola- di Elena Gentileschi
All’università di Padova, al palazzo Bo, il 25 giugno alle ore 11, la laureanda Elena Gentileschi, della facoltà di psicologia, presenta la tesi intitolata “31 anni di 180 a Imola” con il relatore professore Giorgio Maria Ferlini e i correlatori esterni dottoressa Monica Scattina e il dottore Giorgio Antonucci.
La tesi di laurea è particolarmente riferita al lavoro del dottor Giorgio Antonucci, ma tratta ampiamente anche gli altri aspetti di queste attività nella città di Imola.
Convegno: “Dove sta andando la scuola? Disturbi di apprendimento e diagnosi sui bambini”
Video dell’intervento di Giorgio Antonucci e momenti della marcia pacifica contro la psichiatria
Firenze 3, 4 aprile 2009
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